Ancora troppe auto in città, ma per la svolta servono investimenti
I trasporti sono responsabili per circa il 30% del cambiamento climatico, gli impatti sono noti e oltre a quelli ambientali vanno calcolati quelli economici e sociali. Il dato è stato al centro del Forum promosso oggi da Legambiente a Scandicci alla presenza delle istituzioni, di esperti del settore e delle aziende del trasporto pubblico.
La stessa Legambiente nei suoi report evidenzia come negli ultimi venti anni gli italiani non abbiano sostanzialmente cambiato le proprie abitudini di mobilità e continuano a muoversi prevalentemente in auto. L’assessore regionale ai trasporti, Stefano Baccelli, tra i primi a intervenire, ha ricordato l’impegno economico della Regione sui trasporti, con oltre 660 milioni di euro investiti e la necessità di sviluppare il tema dell’intermodalità, reso, ha detto, più facile in questa regione grazie al fatto che «abbiamo un solo gestore del trasporto pubblico su gomma». E Gianni Bechelli, il presidente di Autolinee Toscane, nel confermare che «il trasporto pubblico locale può liberare le città dallo smog, ridurre il traffico e l’inquinamento sonoro», ha anche ricordato come non solo le risorse assegnate dal Governo siano insufficienti, ma che addirittura il Fondo Trasporto è stato penalizzato. Nonostante questo, AT negli ultimi tre anni ha fatto investimenti importanti con l’acquisto di 600 nuovi bus e l’assunzione di oltre 1.200 conducenti.
Anche l’assessore alla mobilità del Comune di Roma, Eugenio Patanè, intervenuto in video collegamento, ha posto l’accento sulla mancanza di risorse, quelle complessivamente assegnate, ha detto, «sarebbero sufficienti solo per gli investimenti previsti dalle tre, quattro grandi città». Stesso tasto toccato dall’assessore fiorentino Andrea Giorgio che, a proposito dello Scudo Verde – che avrebbe dovuto essere già in vigore – ha sottolineato la necessità che questo strumento non accentui la discriminazione e che quindi avanzi di pari passo con il dispiegarsi delle soluzioni alternative, confermando comunque l’avvio dei controlli a partire dal 1° luglio.
Per il vicesindaco di Scandicci, Yuna Kashi Zadeh, il successo della tramvia che la città per prima ha sperimentato conferma che quella è la direzione giusta, ma ha posto anche l’attenzione sulla necessità che lo sviluppo delle città – e Scandicci sarà interessata nei prossimi anni proprio alla «nascita di un nuovo centro» – ponga come fondamentale il tema della mobilità.
Il Forum, ha ricordato il presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza, ha l’obiettivo di favorire la divulgazione di buone pratiche e il dialogo tra coloro che a vario titolo influiscono sulle scelte di mobilità. Eccole allora le proposte, come il progetto presentato dall’Università di Firenze con il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo per capire i comportamenti di mobilità per rispondere alla domanda reale, o la campagna Street for Kids per la creazione di strade scolastiche per città a misura di bambine e bambini (al forum hanno preso parte le classi del liceo Russel Newton che hanno partecipato alla redazione del PUMS di Scandicci).
In questa seconda edizione del Forum Mobilità, ha detto Lorenzo Cecchi (nella foto in basso, ndr), responsabile mobilità sostenibile di Legambiente Toscana, abbiamo deciso di approfondire il tema dell’impatto dei trasporti, in particolare merci sulla crisi climatica e sulla salute collettiva. Per questo Legambiente chiede che vengano messi al centro delle agende delle imprese toscane e delle amministrazioni locali la decarbonizzazione e l’efficientamento della logistica di merci e del trasporto di persone.
