Skip to main content

Firenze punta sulla digitalizzazione per l’igiene urbana, con 8.728 cassonetti digitali in rete

Galgani: «L’investimento sulla digitalizzazione di Plures Alia è molto importante, ovviamente ci attendiamo che adesso produca una serie di effetti positivi»
 |  Toscana

La transizione gemella, ecologica e digitale, a Firenze marcia spedita sul fronte dei servizi ambientali: dopo mesi di sviluppo, test e avvii progressivi, l’intero sistema digitale messo in piedi da Plures Alia – la multiutility che ha in carico la gestione dell’igiene urbana nei Comuni della Toscana centrale – sta entrando a pieno regime.

«L’investimento sulla digitalizzazione di Plures Alia è molto importante – spiega la vicesindaca di Firenze, Paola Galgani, oggi in conferenza stampa – Ovviamente ci attendiamo che adesso produca una serie di effetti positivi e di cambiamenti nell’organizzazione dei servizi, che guardino alla sostenibilità ambientale e al potenziamento dell’offerta rivolta ai cittadini».

Ad esempio, il servizio ‘Firenze Priority’ ha ridotto stabilmente il tempo medio di intervento sulle segnalazioni di rifiuti abbandonati a 2,6 ore rispetto al precedente standard di 3 giorni, gestendo oltre 21.000 casi dal suo avvio, avvenuto nella primavera del 2024.

Sul territorio comunale di Firenze sono inoltre attivi 8.728 cassonetti digitali (su oltre 11.000 contenitori totali) dotati di elettronica e sensori volumetrici che registrano utente, volume conferito e livelli di riempimento. Questi dati alimentano una piattaforma cloud che permette di monitorare lo stato della rete, individuare zone critiche e programmare interventi. Su questa base si sta sviluppando un sistema di analisi avanzata che utilizza strumenti di intelligenza artificiale per elaborare previsioni sui flussi di riempimento, identificare pattern ricorrenti e stimare i momenti di maggiore pressione sul servizio. Dati che servono per orientare la prossima gestione dinamica della raccolta, che nel 2026 supererà gli attuali itinerari ricorrenti per individuare e raccogliere unicamente i contenitori che sono vicini al riempimento: l’obiettivo è ottimizzare i chilometri percorsi, ridurre le emissioni, migliorare la puntualità del servizio e diminuire i costi operativi.

«Firenze dimostra che la trasformazione digitale, quando è costruita con rigore, produce risultati concreti – argomenta Lorenzo Perra, presidente di Plures Alia – Ridurre i tempi di intervento, coordinare i servizi in tempo reale e mettere a disposizione dei cittadini strumenti semplici e immediati significa migliorare la qualità urbana. Questa infrastruttura è solida, scalabile e pronta alla sua evoluzione: dai servizi on demand alle applicazioni predittive basate sui dati. È un passo avanti importante per la città e per la Multiutility».

Il cuore della digitalizzazione in corso batte nella control room di Plures Alia, che opera 24 ore su 24 e per 365 giorni l’anno, con circa 30 addetti dedicati al coordinamento in tempo reale dei mezzi e degli operatori sul territorio. Gestisce ogni giorno 45-55 segnalazioni di rifiuti abbandonati sul territorio del comune di Firenze, con il 91,74% degli interventi di recupero conclusi entro 3 ore in centro storico e 6 ore nel resto della città. Ma la control room non è soltanto il punto di gestione degli abbandoni: è la cabina di regia dell’intero sistema operativo urbano. Da qui vengono monitorati in tempo reale la raccolta stradale, lo stato e la pulizia delle postazioni, i livelli di riempimento dei cassonetti digitali, lo stato di avanzamento dei servizi di spazzamento stradale, gli interventi su chiamata e la presa in carico dei servizi on demand.

Soprattutto, anche i cittadini stanno rispondendo presente. La piattaforma digitale Plures Alia – da poco rinnovata e accessibile tramite app e web all’indirizzo www.aliaserviziambientali.it – sta registrando un uso crescente da parte dei cittadini: oggi sono 258.000 gli utenti iscritti ad Aliapp (compreso il 19% dei cittadini fiorentini iscritti alla Tari), con circa 98.000 pratiche gestite digitalmente (52.000 via app e 46.000 via portale).

 Dall’attivazione della nuova interfaccia, avvenuta a metà ottobre, si contano oltre 275.000 accessi, 25.000 nuove iscrizioni, 12.000 pratiche Tari e Taric gestite interamente online e 3.500 attivazioni della bolletta smart. Il portale unificato consente un accesso unico a tutti i servizi digitali - segnalazioni, ritiri on demand, pratiche tariffarie, mappe interattive, pagamenti e domiciliazioni - con una procedura di autenticazione semplificata (codici monouso, Google, Apple, Microsoft).

Le funzionalità più utilizzate sono i ritiri on demand degli ingombranti e le segnalazioni di rifiuti abbandonati. Il servizio on demand degli ingombranti segna infatti un cambio di logica: non è più il cittadino ad adattarsi al servizio, ma è il servizio che si modella sulle esigenze del cittadino. Con Aliapp è possibile scegliere giorno e orario del ritiro, con intervento diretto al domicilio e senza costi aggiuntivi. Plures Alia sta inoltre progettando nuovi ecocentri dedicati a filiere non ordinarie – tessili, piccoli rifiuti elettrici ed elettronici (Raee), oli esausti – per estendere progressivamente il modello on demand anche a questi materiali.

«Con la digitalizzazione non ci limitiamo a migliorare i servizi esistenti – conclude Alberto Irace, amministratore delegato di Plures – stiamo costruendo le basi di un nuovo modello, dove ogni dato raccolto diventa una leva per decidere quando intervenire, come organizzare i mezzi e quali servizi offrire. Firenze è il primo territorio in cui questo ecosistema è pienamente operativo e i risultati già si vedono: tempi più rapidi, maggiore trasparenza, servizi personalizzati. La sfida ora è andare oltre: applicare l’intelligenza artificiale alla programmazione, sviluppare i nuovi on demand e rendere questo modello scalabile in tutta l’area servita dalla Multiutility».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.