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Firenze, il 70% dei focolai di zanzare si sviluppa in aree private: ecco come prevenire

Alia Multiutility: «Basta davvero poco per trasformare un giardino o un balcone in un habitat ideale per le zanzare. Ma basta altrettanto poco per prevenirlo»
 |  Toscana

Insieme al caldo, a Firenze e non solo, torna l’incubo zanzare. Per questo Alia Multiutility – la partecipata interamente pubblica che ha in carico l’igiene urbana nella Toscana centrale – è impegnata con un piano strutturato di prevenzione, realizzato in accordo con il Comune, con l’obiettivo di limitare la diffusione delle zanzare prima ancora che diventino un problema, attraverso interventi mirati e il coinvolgimento diretto della cittadinanza. A partire da una serie di incontri in luoghi particolarmente sensibili alla presenza delle zanzare.

Uno di questi incontri informativi, ad esempio, si è svolto ieri mattina quando la vicesindaca e assessora all’Ambiente Paola Galgani, insieme ai tecnici del Comune di Firenze, Alia ed USL, ha incontrato alcuni cittadini, presso gli Orti Sociali di Villa Bracci nel Quartiere 2, per spiegare in modo pratico come prevenire la presenza delle zanzare anche negli spazi privati. 

«Basta davvero poco – spiegano i tecnici Alia – per trasformare un giardino o un balcone in un habitat ideale per le zanzare. Ma basta altrettanto poco per prevenirlo».

Per questo coinvolgere direttamente i cittadini è un tassello fondamentale della strategia: solo con la collaborazione attiva di tutti si possono ottenere risultati duraturi ed efficaci. Negli incontri – previsti in ogni quartiere (Accademia del Cimento, Orti di San Bartolo a Cintoia ed Isole Nuove) – sono stati illustrati gli errori comuni da evitare e comportamenti virtuosi da adottare per contribuire attivamente alla lotta contro le zanzare. 

«La prevenzione è un impegno condiviso e per tenere sotto controllo la proliferazione di questo insetto invasivo e molto aggressivo è necessaria la collaborazione di tutti – argomenta la vicesindaca Galgani – Che si tratti di balconi, cortili, orti o giardini, è necessario evitare ogni ristagno d'acqua all'aperto. Senza la collaborazione attiva di tutta la popolazione, le misure di prevenzione messe in atto sul suolo pubblico risulterebbero poco efficaci». 

Le misure in atto sono gli interventi antilarvali, che interessano circa il 30% del territorio comunale, focalizzandosi esclusivamente sulle aree pubbliche. Il piano operativo prevede 5 o 6 passaggi per ogni quartiere, per un totale di 2.460 tratti stradali e ben 63.416 caditoie trattate. Un’azione capillare e metodica, volta a prevenire la proliferazione delle zanzare già nella fase larvale, attraverso interventi mirati nei punti più critici. Ma il contrasto alla zanzara non si ferma a questo; per questo alle azioni antilarvali ogni anno si amplia la rete di azioni di comunicazione e sensibilizzazione che vengono intraprese.

Incontri con la cittadinanza, presidi sul territorio, campagne informative, anche attraverso i canali social, perché il 70% dei focolai di zanzare si sviluppa in aree private, come cortili, giardini e terrazze, e centrale diventa il ruolo dei cittadini e mettere in atto le poche semplici regole di prevenzione, come eliminare i ristagni d’acqua da sottovasi, contenitori e secchi; trattare con prodotti larvicidi le caditoie private; coprire i bidoni per la raccolta dell’acqua piovana con zanzariere ben fissate; innaffiare orti e giardini con pompe, evitando ristagni.

Anche le buone pratiche invernali fanno la differenza: vasi e piante ritirati in casa nei mesi freddi possono diventare incubatori silenziosi. Le uova deposte si schiudono con il primo caldo primaverile. È quindi importante pulire accuratamente i contenitori prima di riportarli all’esterno. 

Redazione Greenreport

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