Pannelli fotovoltaici sui depositi Ataf, per moltiplicare per 10 l’ambizione del Comune di Firenze
Firenze è una città d’arte che nel corso dei secoli ha saputo abbinare con maestria bellezza e innovazione, producendo un patrimonio culturale che è conosciuto oggi in ogni angolo del mondo, e proprio per questo ha una responsabilità maggiore: dimostrare che la transizione ecologica verso le rinnovabili si può – e si deve – fare anche in un angolo di paradiso. Eppure l’ambizione dell’Amministrazione comunale su questo fronte è ancora molto lontana dal livello necessario.
L’Alleanza fiorentina per la giustizia ecologica, sociale e climatica – che mette insieme 10 associazioni locali, da Legambiente e Wwf, da Extinction rebellion a Ecolobby – osserva che i documenti ufficiali sulla produzione fotovoltaica «parlano di soli 200 kW di incremento annuo e 500 kW come obiettivo di medio periodo, numeri davvero irrisori, assolutamente inaccettabili», che sarebbe possibile moltiplicare per dieci solo installando pannelli per la copertura dei depositi Ataf, l’Azienda trasporti area fiorentina: una società partecipata al 100% dal Comune, che oggi opera a supporto del trasporto pubblico locale (il gestore unico del servizio in tutta la Regione è da anni Autolinee toscane) e nella valorizzazione del patrimonio immobiliare in sua disponibilità.
La proposta, lanciata un mese fa dal comitato Salviamo Firenze x Viverci e ora fatta propria dall’Alleanza fiorentina, potrebbe essere realizzabile in tempi brevi grazie all’assenza di vincoli rilevanti, la buona esposizione delle superfici esistenti, e vista sia la solidità economica sia la partecipazione pubblica di Ataf.
L’Alleanza sottolinea inoltre che «il progetto deve necessariamente prevedere sistemi di accumulo, così da poter utilizzare l’energia prodotta anche per la ricarica dei mezzi nelle ore notturne. La creazione di hub energetici per la mobilità è considerata un elemento cruciale per garantire una transizione energetica efficace e sostenibile, in linea con il processo di ammodernamento delle reti che sta interessando tutti i Paesi del mondo.
Si tratta di interventi già convenienti, con un ritorno economico in 8-10 anni, resi oggi ancora più accessibili grazie a bandi specifici e alla continua diminuzione dei costi dei pannelli fotovoltaici. Per questi motivi, tali interventi sono e devono essere considerati veri e propri investimenti».
Da qui l’appello alla Giunta e ai gruppi consiliari di Firenze, per arrivare a definire insieme un piano più ambizioso di copertura fotovoltaica degli immobili comunali. La proposta degli ambientalisti – ancora in attesa di risposta – è di un incontro coi rappresentanti dei gruppi consiliari mercoledì 16 luglio, in orario da stabilire, presso la sala delle riunioni dell’Ufficio Sostenibilità.