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Nubifragi nell’Arcipelago toscano: danni a Pianosa e Portoferraio

Il comune di Portoferraio chiede l’aiuto della Regione ma non cita la “crisi climatica”
 |  Toscana

Ieri l’Arcipelago toscano era in allerta arancione e il Comune di Portoferraio inizialmente aveva emesso un comunicato tranquillizzante nel quale spiegava che «si stanno facendo sentire sul territorio gli effetti dell’allerta meteo arancione in corso da questa mattina alle 7 sulla costa e l’arcipelago toscano, anche se fortunatamente l’intensità delle piogge non pare fino a questo momento avere causato gravi disagi. In particolare a Portoferraio si sono verificati allagamenti in centro storico, in via del Carburo, a Concia di Terra, ma in maniera non significativa e comunque non tale da causare problemi alla circolazione stradale e alle abitazioni».

Il tono è cambiato oggi, quando il sindaco Tiziano Nocentini in una nota inviata ad Eugenio Giani ha annunciato che «abbiamo inviato al Presidente della Regione Toscana una richiesta di incontro urgente per evidenziare la situazione idrogeologica a Portoferraio. Il culmine dell’evento meteorologico è durato meno di un’ora ma ha causato gravi disagi alla circolazione stradale, insieme ad ulteriori danni che stanno emergendo e per i quali ci siamo già attivati per intervenire con gli Enti competenti».

Il sindaco del capoluogo elbano sottolinea che «ci troviamo in una situazione di reale allarme: se eventi simili dovessero ripetersi, come purtroppo è accaduto a febbraio, potremmo trovarci a breve in condizioni critiche. Le stesse aree colpite dall’ultima alluvione – Carburo, la zona della Sghinghetta, e anche parte del Centro Storico – subiscono allagamenti ad ogni precipitazione più intensa del normale. Con la Protezione Civile siamo intervenuti tempestivamente laddove possibile, ma ci rendiamo conto che il problema non può essere risolto in modo efficace senza interventi strutturali e definitivi. In particolare è necessario sostituire o potenziare gli impianti di sollevamento delle acque, oggi insufficienti a convogliare l’acqua verso il mare, ed occorre intervenire con urgenza nella zona della Sghinghetta, dove i tubi che raccolgono le acque provenienti dalle colline risultano ostruiti o addirittura crollati. È indispensabile realizzare una nuova condotta che permetta il corretto deflusso a mare. Abbiamo già avviato la redazione di un progetto per la messa in sicurezza del territorio, ma per poter procedere concretamente abbiamo urgente bisogno di reperire risorse e accedere a finanziamenti adeguati».

Nocentini ha poi rivelato che «Il presidente Giani ci ha contattato personalmente già nel pomeriggio di domenica e lo ringrazio per la sensibilità e la disponibilità dimostrata. Ci auguriamo che dal prossimo incontro possa scaturire qualcosa di concreto per poter intervenire al più presto sul territorio».

È però abbastanza sorprendente – e rivelatore – che il sindaco di centro-destra di Portoferraio non citi mai nella sua lettera a Giani e nei due comunicati i termini “crisi climatica” o “cambiamento climatico”. Anche perché i fenomeni estremi arrivano dopo un’ondata di caldo soffocante durata molti giorni e mentre il mare dell’Elba è tra quelli con le temperature più elevate tra quelle già record del Mediterraneo.

E che sta succedendo qualcosa di anomalo che sta diventando la nuova normalità lo dimostra anche quello che è successo a Pianosa, l’isola del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano che fa parte del Comune di Campo nell’Elba, dove è crollato sulla strada asfaltata un grosso tratto di muro di contenimento di fronte alla "Casa dell'Agronomo" da poco restaurata dall’Ente Parco e trasformata in ecomuseo nel 2022.

Umberto Mazzantini

Scrive per greenreport.it, dove si occupa soprattutto di biodiversità e politica internazionale, e collabora con La Nuova Ecologia ed ElbaReport. Considerato uno dei maggiori esperti dell’ambiente dell’Arcipelago Toscano, è un punto di riferimento per i media per quanto riguarda la natura e le vicende delle isole toscane. E’ responsabile nazionale Isole Minori di Legambiente e responsabile Mare di Legambiente Toscana. Ex sommozzatore professionista ed ex boscaiolo, ha più volte ricoperto la carica di consigliere e componente della giunta esecutiva del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.