Dopo l’alluvione a Sesto Fiorentino, dalla Regione 2 mln di euro per gli interventi sul torrente Rimaggio
Quando a marzo la Toscana è stata spazzata dalla sesta grande alluvione in appena 18 mesi, il territorio di Sesto Fiorentino è stato tra i più colpiti, con l’esondazione del torrente Rimaggio, uscito con violenza dall’alveo – anche a causa di un ponte con scarsa luce, che non ha dato sfogo alle piogge torrenziali alimentate dalla crisi climatica in corso – fino a sommergere Piazza del Mercato e dunque il centro cittadino.
Per porre rimedio, a inizio agosto a Sesto Fiorentino si è conclusa la demolizione proprio del ponte di piazza del Mercato e proseguono, come da cronoporogramma, i lavori per il rifacimento delle sponde e il miglioramento dell'officiosità idraulica. Stamattina il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, è stato sul cantiere nella piazza del Mercato di Sesto per un sopralluogo, cui ha partecipato anche il Consorzio di Bonifica – che è stazione appaltante dei lavori – col presidente Paolo Masetti, insieme al direttore della Protezione civile e difesa del suolo della Regione Toscana.
«I lavori che ho avviato come Commissario per l’emergenza stanno andando avanti velocemente – spiega Giani – Abbiamo disposto interventi per oltre 2 milioni di euro concentrati nell’area di piazza Spartaco Lavagnini, conosciuta da tutti come piazza del Mercato. Rappresentano quasi la metà delle risorse complessive che abbiamo stanziato per Sesto Fiorentino: mettendo infatti insieme l'ordinario, con lo straordinario e le somme urgenze post evento di marzo scorso si arriva a oltre 5,2 milioni di euro, complessivi fra cui una parte è destinata anche ad altri torrenti del territorio, come lo Zambra e il Garille».
Il cuore degli interventi in piazza del Mercato sta nell’abbattimento del ponte che aveva creato un vero e proprio effetto diga, favorendo l’esondazione del torrente, e il ripristino della piazza con opere provvisorie.
«L’area – argomenta infatti Giani – sarà in futuro il capolinea della tranvia per Sesto e oggetto di una complessiva riqualificazione, che il sindaco Lorenzo Falchi sta portando avanti con grande impegno. Il Rimaggio è un corso d’acqua che per undici mesi l’anno appare come un rigagnolo, ma che nei momenti critici, come è accaduto con l’alluvione che ha colpito Sesto, può trasformarsi in una minaccia, causando gravi allagamenti. Era quindi necessario operare velocemente. I lavori andranno avanti fino ad ottobre».
Entrando nel dettaglio nel tratto cittadino del cantiere, i vari interventi a monte, a valle e in piazza del Mercato sommano appunto, come spiegato da Giani, 2 milioni di euro, ma anche affluenti minori vari e poi ancora Fosso Reale, Zambra, Garille e Riaffone (Gora di Quinto). In particolare, il Consorzio di Bonifica ha lavorato in somma urgenza sul Fosso Reale per il ripristino del rilevato arginale in zona Case Passerini (650 mila euro); a Colonnata su vari affluenti del Rimaggio per il ripristino delle difese spondali e per la realizzazione di opere di mitigazione del trasporto solido (500 mila euro); sul Garille, Zambra e Riaffone per la rimozione del materiale legnoso flottante, delle piante pericolanti o cadute (250 mila euro). In regime ordinario si sta lavorando e si continuerà fino alla fine dell'anno per un totale di 600 mila euro per la realizzazione di piste di servizio e manutenzioni varie del Fosso reale e dei canali di cinta a confine tra i comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio. A 226 mila euro ammontano infine i tanti piccoli interventi di pulizia, sistemazioni, riparazioni che fanno parte del lavoro di manutenzione incidentale portato avanti direttamente dal Consorzio e finanziato insieme agli sfalci estivi grazie al contributo di bonifica raccolto annualmente.
Per il futuro, invece, l'elenco delle priorità per accrescere ulteriormente la sicurezza idraulica del territorio si aggira intorno ai 40 milioni di euro con necessità principali che riguardano il torrente Gavine a monte della ferrovia e il canale di cinta occidentale.
Allargando il quadro all’intera toscana, sul fronte della lotta al dissesto idrogeologico la Regione ha peraltro concluso lo scorso giugno un articolato percorso di formazione e informazione sulla prevenzione contro il rischio idrogeologico – attraverso il progetto Meno rischio, cui ha collaborato anche greenreport –, mentre dal Governo nazionale mancano ancora all’appello sia le risorse per le 4 alluvioni dell’autunno 2024, sia gli 1,1 miliardi di euro necessari dopo i nubifragi dell’anno precedente.