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Monitoraggio cardiaco e supporto ai pazienti cronici, le farmacie toscane rafforzano la prevenzione

Poli (Cispel): «Rappresenta una prima risposta concreta alla gestione delle cronicità, la cui diffusione è in crescita esponenziale a causa del progressivo invecchiamento della popolazione»
 |  Toscana

Nel corso dell’estate si è rafforzata la rete toscana della sanità di prossimità, grazie alla funzione di presidio esercitata da oltre 680 farmacie – tra pubbliche e private – che hanno aderito a due progetti all’avanguardia: il monitoraggio cardiaco e il supporto per i pazienti cronici, grazie alla sinergia tra la Regione, le organizzazioni di categoria e le Aziende sanitarie.

In particolare, sono 438 le farmacie che offriranno il servizio di holter cardiaco, mentre 201 hanno completato la specifica formazione per assistere i pazienti con diabete e Bpco (Broncopneumopatia cronica ostruttiva).

«Questa iniziativa – sottolinea Alessio Poli, presidente del coordinamento delle farmacie comunali di Confservizi Cispel Toscana – rappresenta una prima risposta concreta alla gestione delle cronicità, la cui diffusione è in crescita esponenziale a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, con tutte le ripercussioni che questo comporta per la sostenibilità del sistema sanitario. L'obiettivo della sperimentazione è chiaro: affiancare il paziente per garantirne la corretta assunzione delle terapie, l'uso appropriato dei dispositivi medici e la prevenzione di pericolose interazioni farmacologiche. Questo supporto continuativo e di prossimità, non solo massimizza l'efficacia dei percorsi di cura per il cittadino, ma si traduce in un minore ricorso alle prestazioni sanitarie, anche in regime d'emergenza, prevenendo l’insorgenza di recidive legate ad una scarsa aderenza alla terapia. I benefici sono quindi duplici: un netto miglioramento clinico per la persona e un alleggerimento della spesa sanitaria nel medio periodo».

Nello specifico, per l’holter cardiaco sono già operative 108 farmacie, molte delle quali ubicate proprio nelle zone rurali, per andare a regime entro fine novembre con tutte le farmacie che hanno aderito al progetto. Per accedere al servizio basta la prescrizione del medico di medicina generale o di uno specialista del sistema sanitario. Il paziente prenota tramite il CUP, in farmacia gli vengono applicati gli elettrodi e, dopo 24 ore, torna per la rimozione e l’invio dei dati alla piattaforma di telemedicina della Fondazione Monasterio. I dati vengono poi analizzati da un cardiologo, che entro 5 giorni redige un referto firmato digitalmente e subito disponibile online sul fascicolo sanitario. Presso la farmacia dove è stato eseguito il test si potrà comunque richiedere una copia cartacea del referto. Il pagamento del ticket, se dovuto, è semplice e può essere effettuato attraverso la piattaforma regionale Iris, i Totem PagoSì presenti nelle strutture aziendali, il circuito PagoPA e gli sportelli Cup.

Il secondo accordo consiste in un progetto di valutazione dell’aderenza alla terapia dedicato ai pazienti in cura per diabete o broncopneumopatia cronica ostruttiva. Il cittadino dovrà recarsi in una farmacia aderente all'iniziativa, verificare i requisiti per la partecipazione al progetto ed entrare nel programma gratuito di monitoraggio per migliorare l’efficacia della tua terapia.

Con 73 farmacie già formate nell’Asl Centro, 71 nella Nord Ovest e 57 nella Sud Est, e con il numero destinato a salire, la Toscana dimostra come una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato possa creare un modello di welfare avanzato e realmente vicino ai cittadini.

«Una farmacia dei servizi sempre più strutturata – la descrive il dottor Andrea Giacomelli, Presidente di Federfarma Toscana – un hub sanitario a tutti gli effetti che entra nei percorsi di cura delle Asl. Questo è stato possibile grazie all’armonizzazione dei sistemi informativi, che permette di acquisire i tracciati da parte di una struttura pubblica di eccellenza, la Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, e inviare automaticamente i referti cardiologici nel Fascicolo sanitario elettronico del paziente, rendendo la gestione completamente integrata. Il secondo obiettivo, altrettanto cruciale, sfrutta la diffusione delle farmacie sul territorio per garantire servizi essenziali anche nelle località più disagiate. Una prima sperimentazione che consentirà, in un prossimo futuro, l'ampliamento di altri servizi di telemedicina ma penso anche allo sviluppo delle attività di teleconsulto e di telemonitoraggio».

Redazione Greenreport

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