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Livorno, al via le operazioni di rimozione della balena spiaggiata in Terrazza Mascagni

La carcassa è lunga circa 16 metri per 40 tonnellate di peso, gli uffici Rifiuti e Demanio del Comune coordinano le operazioni
 |  Toscana

Stamattina la città di Livorno si è svegliata con la carcassa di una balena spiaggiata davanti al salotto buono della città, ovvero la Terrazza Mascagni. Col coordinamento degli uffici Rifiuti e Demanio del Comune sono in corso le operazioni per la rimozione e smaltimento, non certo semplici viste le dimensioni da gestire: la carcassa è lunga circa 16 metri per 40 tonnellate di peso.

«Al momento attuale – spiegano dall’Amministrazione comunale – la ditta Neri sta tentando una operazione in via d'urgenza per portare a mare la carcassa. L'Autorità portuale con la Capitaneria di porto indicheranno la banchina sulla quale dovrà essere portato l'animale, a quel punto interverrà la ditta Bettarini con un sollevatore. È inoltre stato allertato un soggetto specializzato per sezionare e smaltire la carcassa secondo le procedure di legge».

Lo spiaggiamento dei cetacei non è certo una novità per la Toscana, lungo le cui coste sono stati rinvenuti una trentina di esemplari ogni anno, nell’arco temporale 2008-2023. Secondo i dati messi in fila dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat), la maggior parte degli animali spiaggiati è rappresentato da stenelle, che sono anche la popolazione di cetacei più abbondante nei mari toscani (circa 7000 individui) e tursiopi, la specie più costiera, stimata in Toscana con una popolazione di circa 800 individui. Gli spiaggiamenti di altre specie di cetacei, come la balena rinvenuta oggi a Livorno, possono considerarsi occasionali.

 «Si tratta di un maschio adulto di balenottera comune (Balaenoptera physalus) di 16,80 metri di lunghezza (i maschi di questa specie arrivano fino a 21-22 m e 60 tonnellate di peso), ma l’avanzato stato di decomposizione ha reso difficile fare una stima esatta del peso (probabilmente oltre le 45 tonnellate da vivo) – osservano nel merito dall'Arpat – L’esemplare verrà ora rimosso e messo a disposizione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per le opportune indagini diagnostiche finalizzate a individuare le cause di morte, compatibilmente con lo stato di organi interni e tessuti dell'animale. Nel frattempo, il Comune di Livorno ha mantenuto un divieto preventivo di balneazione in quell'area (Terrazza Mascagni) e, una volta concluse le operazioni di rimozione, l’Agenzia provvederà ad effettuare le necessarie analisi microbiologiche di verifica dell'idoneità alla balneazione, sulla base delle quali, se conformi, si potrà tornare a fare il bagno nel fine settimana».

AGGIORNAMENTO ORE 16:  Con l'ausilio della Protezione Civile Provinciale stanno proseguendo le operazioni in via d'urgenza della ditta Neri insieme al nucleo di sommozzatori dei Vigili del Fuoco, coordinate dal Comune di Livorno, per portare a mare la carcassa della balena che si è spiaggiata la notte scorsa alla Terrazza Mascagni. E' cominciato il tentativo di traino verso la banchina 12 del Porto, dove è attesa dalla ditta bettarini per il sollevamento e dalla ditta Petracchi, soggetto specializzato per sezionare e smaltire la carcassa secondo le procedure di legge. Gli operatori stanno valutando se il tentativo di traino è effettivamente valido. Sul posto si trova anche la Capitaneria di Porto. Nel frattempo la Protezione Civile del Comune con il volontariato sta predisponendo delle torri faro per illuminare la banchina poiché presumibilmente le operazioni si svolgeranno fin dopo il tramonto.

 

 

Redazione Greenreport

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