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Piombino, RiMateria: facciamo chiarezza sui numeri

Quattro discariche. In totale la superficie occupata a Ischia di Crociano è di circa 58 ettari
 |  Approfondimenti

RiMateria  intanto fornisce nuovamente  i numeri delle quattro discariche esistenti nell’area di Ischia di Crociano: «Da più parti si fa confusione su questo punto che, invece, è importante per poter ragionare sui fatti reali e non sulle forzature polemiche che producono un pernicioso inquinamento del confronto.  I numeri si trovano nei documenti ufficiali e sono le planimetrie allegate alle autorizzazioni ambientali. Eccoli: Discarica ex Asiu ora Rimateria: 12 ettari; discarica vecchia Lucchini (chiusa): 8,2 ettari; discarica ex Lucchini (non ancora chiusa) : 6,3 ettari; discarica abusiva LI53 (cumuli di scorie e polveri di alto forno per 183.000 mc ca): 15,6 ettari. A queste aree vanno aggiunte quelle occupate da impianti (trattamento e recupero rifiuti) e costruzioni che fanno da “contorno” all’attività di discarica: uffici tecnici, uffici amministrativi, vasche di raccolta, aree stoccaggi, aree scarico prodotti eccetera.  In totale la superficie occupata a Ischia di Crociano è di circa 58 ettari. Occorre precisare che le suddette aree sono in minima parte di proprietà di RiMateria e per la restante parte già in possesso di RiMateria in quanto in concessione dal Demanio».

Il direttore Luca Chiti aggiunge che è «Importante ricordare che RiMateria ha già presentato istanza per la volturazione dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale) della discarica ex Lucchini e che nel 2014 il ministero dell’ambiente ordinò la messa in sicurezza della discarica abusiva LI53 individuando in Asiu (ora RiMateria) il soggetto incaricato dell’operazione».

Lo stesso ministero a ottobre 2017 ha approvato l’intervento di messa in sicurezza proposto da RiMateria.

«Questi sono i numeri di cui oggi si discute – concludono a RiMateria - Per avere un termine di paragone è utile tenere presente che il Sin (sito di interesse nazionale) che comprende l’area delle acciaierie e delle altre industrie, ha un’estensione di 900 ettari nella sola parte di terra (il Sin comprende anche una più estesa zona di mare)».

 

Redazione Greenreport

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