La Global Sumud Flotilla è pronta a ripartire per Gaza in primavera, con oltre 3mila volontari
Mentre in Palestina si misurano ancora gli effetti del fragile accordo arrivato per far cessare il fuoco sulla Striscia di Gaza, le prospettive per arrivare davvero alla pace – e non alla sottomissione – del popolo palestinese passano dal rispetto del diritto internazionale, il che significa mantenere alta la pressione su Israele affinché trovino soddisfazione le legittime ambizioni di autodeterminazione dei palestinesi.
Perché di vera pace al momento non c’è neanche l’ombra: secondo gli ultimi dati aggiornati dall’Onu, la carestia per il momento «è stata respinta» ma a Gaza 1,6 milioni di persone – ovvero oltre il 75% della popolazione locale – si prevede che «dovranno affrontare livelli estremi di insicurezza alimentare acuta e rischi critici di malnutrizione».
«Le famiglie stanno sopportando l'insopportabile», commenta il segretario generale dell’Onu António Guterres, descrivendo i bambini che dormono in tende allagate e gli edifici che crollano sotto la forte pioggia e il vento: «Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco davvero duraturo».
È in questo contesto, e soprattutto in risposta a un appello diretto dei palestinesi di Gaza, che la Global Sumud Flotilla ha annunciato oggi una nuova missione umanitaria in agenda nella primavera 2026: comprenderà oltre 100 imbarcazioni e più di 3.000 partecipanti provenienti da oltre 100 Paesi – più del doppio rispetto alla missione precedente – e sarà dunque la più grande azione marittima civile coordinata per la Palestina mai realizzata.
«Per decenni, governi e istituzioni internazionali hanno rivendicato la responsabilità di proteggere i civili e difendere il diritto internazionale. A Gaza, questi mandati sono stati ignorati e sono falliti in modo catastrofico – spiega Saif Abukeshek, membro del Comitato direttivo della Global Sumud Flotilla – Questa missione nasce da quel fallimento. Quando le istituzioni abbandonano i loro obblighi legali e morali, tale responsabilità ricade sulle persone».