
Salute globale: senza gli aiuti Usa, nei prossimi 15 anni potrebbero morire 25 milioni di persone

Fino al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, gli Stati Uniti d’America erano il singolo Paese principale donatore di programmi sanitari nei Paesi a basso e medio reddito, ma a gennaio quasi tutti i finanziamenti Usa sono stati bloccati e le prospettive di una loro ripresa sono incerte. Il 28 marzo, il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha dichiarato che l’Amministrazione Trump stava riorientando i suoi programmi di assistenza all’estero per allinearli alle priorità del Paese: «Stiamo portando avanti programmi essenziali salvavita e realizzando investimenti strategici che rafforzano i nostri partner e il nostro Paese», poi si sono visti solo drastici tagli e licenziamenti di massa e chiusure di strutture dell’United States Agency for International Development – USAID.
Dallo studio “The Effects of Reductions in United States Foreign Assistance on Global Health”, pubblicato recentemente su Preprints with The Lancet da un folto gruppo internazionale di ricercatori guidato da John Stover ed Emily Sonnevelft di Avenir Health, emerge che se gli Stati Uniti d’America non stanziassero l'attuale spesa annuale per la salute globale, nei prossimi 15 anni potrebbero morire circa 25 milioni di persone.
Per stimare l'impatto sulla salute nel periodo 2025-2040, i ricercatori statunitensi, britannici, australiani e sudafricani hanno applicato modelli matematici consolidati agli 80 Paesi più colpiti in ciascun ambito: 6 modelli per l'HIV, 3 diversi approcci per stimare l'impatto sulla pianificazione familiare e un modello ciascuno per la tubercolosi (TB) e l'epatite cronica grave (MCH. Poi hanno cnfrontato le proiezioni dei modelli che ipotizzavano un finanziamento costante (status quo) con proiezioni che ipotizzavano la completa eliminazione dei finanziamenti statunitensi in ciascun Paese. Alcuni modelli hanno anche considerato tagli parziali o il ripristino dei finanziamenti nel tempo. Ne è risultato che «Una cessazione completa dei finanziamenti statunitensi senza sostituzione con altre fonti di finanziamento porterebbe a un drammatico aumento dei decessi dal 2025 al 2040: 15,2 (9,3-20,8) milioni di decessi aggiuntivi per AIDS, 2,2 (1,5-1,9) milioni di decessi aggiuntivi per tubercolosi, 7,9 milioni di decessi infantili aggiuntivi per altre cause, 40-55 milioni di gravidanze indesiderate aggiuntive e 12-16 milioni di aborti non sicuri».
La conclusione è che «Negli ultimi decenni si sono registrati grandi progressi nel miglioramento della salute globale. Questi progressi hanno dato speranza di raggiungere molti degli ambiziosi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per il 2030. Tuttavia, i recenti tagli ai finanziamenti minacciano di modificare queste traiettorie e portare a un forte aumento della mortalità evitabile nei Paesi più poveri. Anche un ripristino parziale dei finanziamenti statunitensi contrasterebbe gli effetti più gravi e darebbe il tempo ai programmi nazionali di adattarsi al nuovo panorama dei finanziamenti».
