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Dalla retromarcia italiana sul greenwashing alla Spagna contro Israele, nell’ultima settimana dell’Ue

A Bruxelles Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, ha ribadito che «l’aumento della spesa militare al 5% per il nostro Paese porterebbe alla fine dello Stato sociale»
 |  Approfondimenti

Il team di TotalEu Production, con cui greenreport ha attiva una collaborazione editoriale, ha raccolto in un video di dodici minuti alcuni dei punti salienti - il meglio e il peggio - che hanno caratterizzato questa settimana nelle istituzioni europee. Di seguito i principali punti emersi:

Lunedì 23 giugno

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, era presente al Consiglio ‘Affari Generali’. Ha esortato ad una stabilità duratura nel Mediterraneo e a un’immediata descalation in Medio Oriente. L’ Alto rappresentante dell’Unione europea, Kaja Kallas, si dimostra preoccupata per la situazione in Iran. Sandro Gozi, il segretario del Partito democratico europeo, si dimostra non sorpreso dal cambio rotta italiano riguardo al Green Deal.

Martedì 24 giugno

“Pechino e Mosca influenzano Africa, Italia e paesi al sud fondamentali”, lo ha detto Mark Rutte al summit Nato a l’Aja aggiungendo che è necessario: “Sia occuparsi della situazione in Medio Oriente, sia in Ucraina”. L’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Antonella Sberna, era presente insieme a Giuseppe Biazzo e Roberta Angelilli all'evento "Invest in Lazio heart of Italy cradle of innovation". Sberna ingrazia l’Europa per rendere i territori più all’avanguardia ed innovativi affermando che però: “Serve maggiore collaborazione con gli enti locali”. Durante il summit Nato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, afferma che a l’Aja verranno discussi nuovi obiettivi di spesa e che: “L’Europa della difesa si è svegliata”. Al vertice era presente pure il presidente ucraino, Vlodimir Zelensky, il quale ringrazia la Nato per il continuo sostegno al suo paese. Bill Gates, fondatore di Microsoft, ha fatto una visita al Parlamento europeo per il suo obiettivo di sconfiggere la poliomelite in Africa entro il 2030.

Mercoledì 25 giugno

Prosegue il summit della Nato a l’Aja. Durante un punto stampa il segretario generale della Nato, Mark Rutte, dichiara che “se Trump non fosse stato eletto presidente non so dove saremo ora”, dopo uno scambio di messaggi tra il segretario generale e il presidente statunitense Trump. Donald Trump in un punto stampa afferma che “quel colpo sull’Iran ha terminato la guerra come hanno fatto Hiroshima e Nagasaki”. A margine dell’evento sul ruolo che può svolgere la canapa svoltosi al Parlamento europeo, l’eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, Cristina Guarda, afferma che l’obiettivo dell’evento era quello di “raccontare la prospettiva del supporto della filiera della canapa in Europa”.

Giovedì 26 giugno

In un punto stampa a margine dell’evento “Summer School dei giovani del partito” tenutosi a Bruxelles, Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, ha ribadito che “l’aumento della spesa militare al 5% per il nostro Paese porterebbe alla fine dello Stato sociale”. In merito alla situazione a Gaza, Schlein ribadisce che “si deve sospendere l’accordo Ue-Israele”. In un punto stampa al pre-vertice Ue dei liberali Valerie Hayer, capogruppo di Renew Europe, afferma che “La democrazia è in pericolo, oggi discuteremo di come proteggerla”. Sempre al pre-vertice Ue dei liberali Svenja Hahn, presidente del partito dell'Alleanza dei liberali e democratici per l'Europa, ha affermato che “vogliamo che l'Unione europea diventi la terza potenza economica globale”. Al convegno sulla canapa industriale ha partecipato Mattia Cusani, socio fondatore e presidente dell’Associazione Nazionale Canapa Sativa Italia. “C’è un pregiudizio legato alla confusione tra la canapa industriale e la marijuana. La prima non altera lo stato psico-fisico dell’utilizzatore”, ha dichiarato. Nel corso di un doorstep in occasione del vertice dei capi di Stato e di governo dell'Unione europea svoltosi presso il Consiglio europeo a Bruxelles, Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha dichiarato che “abbiamo reso la vita delle aziende difficile, la nostra ambizione è semplificare”. Il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, a margine del Consiglio europeo, ha dichiarato che “chiedo sospensione immediata dell'accordo Unione europea-Israele”.

Venerdì 27 giugno

Durante una conferenza stampa al Consiglio europeo Antonio Costa, presidente dei questa istituzione europea, afferma che serve soluzione a due stati tra Israele e Palestina, Hamas liberi gli ostaggi”. Sempre nel corso della conferenza stampa, è intervenuta Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ribadendo che “Il diritto di riunirsi pacificamente deve essere garantito in Ungheria. La nostra Unione non si basa sulla discriminazione”.

Redazione Greenreport

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