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«La Repubblica italiana ribadisce l’obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari»

L’intervento del presidente Sergio Mattarella per l’80esimo anniversario del bombardamento atomico su Hiroshima: «Nessuna guerra nucleare può essere combattuta o vinta, a meno di mettere a rischio la stessa esistenza della vita sul pianeta»
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Sono trascorsi esattamente ottant’anni dal bombardamento nucleare subito il 6 agosto 1945 dalla città giapponese di Hiroshima, dove alle 8:15 del mattino l’aereo statunitense Enola Gay sganciò la bomba atomica "Little Boy", aprendo una nuova era di devastazione. La stessa che tre giorni dopo subì Nagasaki, e che ancora oggi minaccia l’intero pianeta con un rischio crescente di autodistruzione per il genere umano – e per il resto delle specie viventi che popolano il pianeta. Di seguito pubblichiamo il messaggio integrale del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, pronunciato oggi in occasione dell’80esimo anniversario del bombardamento atomico su Hiroshima.

L’ottantesimo anniversario del tragico bombardamento atomico di Hiroshima, cui seguì tre giorni dopo quello su Nagasaki, segnò l’esperienza di un evento apocalittico. Le esplosioni atomiche disintegrarono nel bagliore di un solo istante interi quartieri delle due città, spargendo morte e devastazione in proporzioni mai conosciute prima di allora. Ne pagarono il tributo sanguinoso decine di migliaia di vittime, perlopiù civili innocenti. Quei tragici avvenimenti, le molteplici sofferenze patite negli anni successivi dai sopravvissuti, rimangono per l’umanità monito che non può essere dimenticato. L’annientamento dell’umanità la prospettiva che l’uso del nucleare ha posto dinanzi a tutti noi.

Oggi, in uno scenario segnato da guerre, crescenti tensioni e contrapposizioni, occorre ribadire con forza che l’uso o anche la sola concreta minaccia di introdurre nei conflitti armamenti nucleari appare crimine contro l’umanità. La architettura globale del disarmo e della non proliferazione delle armi nucleari, tra i cardini del sistema multilaterale faticosamente costruito nel secondo dopoguerra, non può essere abbandonata, a rischio di accelerare un clima di scontro. A cinquanta anni dalla ratifica del Trattato di Non Proliferazione, la Repubblica Italiana ribadisce l’obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari, con la valorizzazione completa degli organismi internazionali di controllo predisposti a questo scopo.

Nessuna guerra nucleare può essere combattuta o vinta, a meno di mettere a rischio la stessa esistenza della vita sul pianeta.

I bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki non sono solo episodi bellici tra i più dolorosi del secolo scorso, né rappresentano soltanto una ferita ancora aperta per il popolo giapponese.

Le due città sono moniti eterni di una memoria universale che testimonia dove può portare la furia distruggitrice dell’uomo e, al contempo, esempio di resilienza, di ciò che è possibile costruire con la pace.

Sergio Mattarella

Sergio Mattarella è nato a Palermo il 23 luglio 1941. Laureato con lode in Giurisprudenza, ha insegnato diritto parlamentare presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Palermo fino al 1983, anno in cui è stato collocato in aspettativa perché entrato come parlamentare alla Camera dei Deputati, di cui ha fatto parte sino al 2008. Nelle elezioni politiche del 2008 non si è ricandidato e ha concluso la sua attività politica. Il 31 gennaio 2015 è stato eletto dodicesimo Presidente della Repubblica, e rieletto il 29 gennaio 2022.