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Il manifesto per una regolazione a prova di transizione energetica ed economia circolare

Promosso da I-com, aderiscono associazioni di settore, ambientaliste e di tutela dei consumatori
 |  Crisi climatica e adattamento

Il “Manifesto per una regolazione a prova di transizione energetica ed economia circolare”, promosso da I-Com – Istituto per la competitività e sottoscritto da associazioni di settore, di tutela dei consumatori e ambientaliste come Adiconsum, Adoc, Aiget, Altroconsumo, Amici della Terra, Anev, Anigas, Assogas, Asvis, Cittadinanzattiva, Elettricità Futura, Energia Libera, Federconsumatori, Free, Legambiente, Unc e Utilitalia, contiene proposte per un aggiornamento della legge 481/95 e parte da una premessa: «La regolazione indipendente è un tassello essenziale per attivare gli investimenti necessari a traghettare l’Italia verso un’economia low-carbon e circolare e a migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi energetici e ambientali per cittadini e imprese. L’assegnazione dei compiti di regolazione dei settori energetici e ambientali a un’autorità indipendente sia nei confronti della politica che degli interessi privati porta a una serie di benefici chiaramente identificabili (elencati nell’art.1 del Manifesto). Una sottolineatura del ruolo e delle funzioni della regolazione indipendente non può tuttavia limitarsi a una difesa tout court dell’esistente ma deve sforzarsi di aggiornare il modello attuale per garantirne la sostenibilità nel tempo, come dimostrano le migliori esperienze internazionali. La legge n. 481/95 ha rappresentato più di venti anni fa una forte innovazione istituzionale nella regolazione dei servizi pubblici e nella governance delle autorità indipendenti. Ad oltre venti anni di distanza, nel riconoscere gli ampi meriti di quel provvedimento, è giunto il momento di aggiornarlo al periodo storico, caratterizzato dalla crescente responsabilità delle scelte politiche, nel quadro degli obiettivi definiti a livello internazionale ed europeo, e da una sempre maggiore domanda di trasparenza, favorita anche dai processi di digitalizzazione che permettono una maggiore tracciabilità di comportamenti e decisioni. La coincidenza temporale di un Governo e di Collegio ARERA entrambi all’inizio del proprio percorso ci sembrano il momento ideale per pensare a una regolazione indipendente che, senza inutili stravolgimenti rispetto al passato, riceva nuova linfa per continuare a svolgere al meglio il suo ruolo al servizio del Paese e dei suoi cittadini». Secondo il manifesto, che si basa sullo studio I-Com “Il ruolo della regolazione indipendente per vincere la sfida della transizione energetica e dell’economia circolare”, qualsiasi tipo di riforma istituzionale che abbia impatto sulla regolazione indipendente dovrebbe assicurare il raggiungimento dei seguenti obiettivi fondamentali: Stabilità regolatoria; Efficienza dei mercati per migliori servizi ai cittadini; Equità di trattamento e sostegno alle fasce deboli; Capacità di rappresentanza in Europa e verso le regioni limitrofe; Stimolo all’innovazione tecnologica; Equità interregionale; Neutralità rispetto alla proprietà dei soggetti regolati; Specializzazione elevata e capacità di attrarre talenti. Il manifesto si basa su altri 4 punti: Una sana e robusta regolazione indipendente presuppone una definizione chiara del suo perimetro rispetto alla politica; Rafforzare gli strumenti esistenti di accountability promuove una piena legittimazione delle attività svolte; Una interlocuzione continua con gli stakeholder, secondo criteri di massima trasparenza e di pari opportunità di accesso, consente di avere basi conoscitive più solide prima di assumere decisioni e, una volta che queste ultime siano prese, di poterle spiegare verso l’esterno; La trasparenza rafforza la legittimazione democratica della regolazione indipendente.

Redazione Greenreport

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