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Le prime stime parlano di danni per decine di milioni di euro

Alluvione in Piemonte, la Regione ha chiesto al Governo lo stato d’emergenza

«Abbiamo attivato tutte le nostre forze in campo per fronteggiare le criticità ma la portata degli eventi meteorologici in atto richiede il supporto immediato dello Stato»
 |  Crisi climatica e adattamento

È passata l’allerta meteo di codice rosso che ieri ha scosso il Piemonte con una nuova tornata di alluvioni, esondazioni e frane che ha provocato un decesso, ma l’allerta sul territorio resta massima: per la giornata di oggi il Centro funzionale di Arpa Piemonte ha emesso infatti una nuova allerta meteo, di codice arancione, per esondazioni dei corsi d'acqua e fenomeni di versante sul Piemonte settentrionale ed occidentale. Criticità elevata anche sull'asta del Po, in particolare a valle di Torino, per deflussi.

Per oggi è prevista nel Grattacielo Piemonte una riunione straordinaria della Giunta regionale, convocata dal presidente Alberto Cirio per un aggiornamento della situazione meteo ed una prima dei stima dei danni. Ma già nella serata di ieri è arrivata la richiesta d’aiuto al Governo.

«Ho sentito telefonicamente il vicepremier Tajani e il ministro Musumeci – dichiara Cirio – per comunicare che firmato la richiesta di Stato di emergenza per gli ingenti danni provocati situazione più critica riguarda il Torinese, e in particolare la zona di Chivasso, dove ha smesso di piovere ma dove si registrano problemi per frane, inondazioni e straripamenti di rii e torrenti. Stessa sorte per Cavagnolo, dove si sono registrati estesi allagamenti che hanno comportato l'evacuazione di una cinquantina di persone presso un centro allestito al palazzetto dello sport comunale, con il supporto logistico della Regione Piemonte. Continuiamo a monitorare la situazione, la sala operativa della Protezione civile è attiva h24 e migliaia di volontari sono al lavoro per mettere al sicuro le nostre comunità. Purtroppo oggi c’è stata una vittima, a Monteu da Po, un anziano morto a causa dell’allagamento della sua casa. Ho avuto modo di portare la vicinanza della Regione Piemonte al sindaco, pregandola di estenderla alla comunità e ai famigliari. Nelle prossime ore la situazione meteorologica è prevista in miglioramento ma continuiamo a prestare massima attenzione soprattutto per quanto riguarda frane e fiumi».

Al momento sono attivi 256 Centri Operativi Comunali, di cui 157 nel Torinese, 41 nel Cuneese, 16 nel Biellese, 15 nel Vco, 8 nel Novarese, 5 nel Vercellese, 8 nell’Alessandrino e 8 nell’Astigiano. Sono al lavoro 1360 volontari tra uomini del coordinamento regionale della protezione civile, degli Aib e Associazione nazionale Carabinieri e Croce Rossa italiana; oltre 400oltre 400 i Vigili del fuoco al lavoro, inviati rinforzi dalla Toscana.

«Abbiamo attivato tutte le nostre forze in campo per fronteggiare le criticità – prosegue l’assessore Gabusi – ma la portata degli eventi meteorologici in atto richiede il supporto immediato dello Stato. Le piogge intense hanno già provocato frane, allagamenti, evacuazioni e purtroppo anche il crollo di un ponte: è un quadro che merita la massima attenzione, contiamo già decine di milioni di danni».

Sono gli effetti della crisi climatica in corso, che impone di accelerare la transizione ecologica dai combustibili fossili – in favore di efficienza energetica e fonti rinnovabili – per evitare di aggravare ulteriormente il surriscaldamento del pianeta, che porta con sé eventi meteo estremi sempre più intensi e frequenti, aumentati del 485% in Italia nell’ultimo decennio.

Redazione Greenreport

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