
Il Seveso esonda mentre Milano aspetta ancora le casse d’espansione. E ora è il Lambro a fare paura

Un fronte d’aria fredda e temporali si sta incuneando in queste ore lungo lo Stivale, attraversando un’Italia divisa in due dalla crisi climatica, tra siccità e alluvioni. A farne le spese oggi è il nord del Paese, con un forte nubifragio che si è abbattuto sul bergamasco – facendo dirottare 13 voli diretti all’aeroporto di Orio al Serio – e provocando in mattinata l’esondazione del fiume Seveso a Lentate (in provincia di Monza e Brianza) con allagamenti e disagi per la cittadinanza.
L’onda di piena del Seveso è arrivata anche a Milano, e alle 11.20 il Comune ha attivato la cassa d’espansione a protezione della città. La vasca è quella realizzata al Parco Nord da Comune di Milano e MM «con le risorse del governo di centrosinistra del 2015, attiva da fine 2023, 31 milioni euro – snocciola l’assessore a Sicurezza e Protezione civile del Comune di Milano, Marco Granelli – Una vasca che ha funzionato già 7 volte salvando per 7 volte i quartieri di Milano come Niguarda, Pratocentenaro, Isola; quartieri che in 50 anni hanno avuto 120 esondazioni (o meglio 121, ndr). Un'opera idraulica capace di contenere 250 mila mc di acqua, ma anche un lago nel parco vissuto da tanti cittadini, e già casa di diversi aironi cenerini, che stamattina controllavano le manovre di riempimento. Ma da sola non c'è la può fare. Serve almeno Senago e Lentate, lavori di Regione Lombardia e Aipo sempre finanziati da governo di centrosinistra nel 2015 e 20 milioni del 2014 della Giunta Pisapia del Comune di Milano e 10 milioni di Regione. Più volte Fontana presidente e Comazzi assessore di Regione Lombardia ci hanno detto che Senago sarebbe stata pronta, che stavano pensando alla data dell'inaugurazione, ma ancora niente. Serve più serietà e certezze, perché per ora Milano si è salvata grazie ai suoi lavori».
Il Comune di Milano ha infatti inaugurato a fine 2023 la vasca di laminazione del Seveso inserita nel Parco Nord, ma l’accordo da 142 mln di euro siglato nel 2015 tra Comune, Regione e Governo di vasche ne prevedeva quattro: all’appello mancano ancora gli sforzi della Regione, come ricordato recentemente anche da Legambiente.
«La piena del Seveso è ancora in corso – conclude Granelli – e la vasca di Milano sta ancora caricando acqua per evitare che in via Valfurva il Seveso esca dai tombini della copertura. Ma prima possibile cercheremo di non riempire più e iniziare a svuotare la vasca, perché domani si attendono ancora temporali. Ora grande attenzione al Lambro». Inevitabile tornare a pensare all’esigenza di una vasca di laminazione anche lungo il Lambro, tra Monza e Milano.
