Al via il secondo Africa climate summit. «Noi vittime della crisi climatica, ora finanziamenti equi»
Ha preso il via oggi ad Addis Abeba il secondo Africa climate summit (ACS2). Il vertice è ospitato dal governo dell’Etiopia e dalla Commissione dell’Unione Africana e sarà dedicato al tema “Accelerare le soluzioni climatiche globali: finanziamenti per uno sviluppo resiliente e verde in Africa”. Riunisce fino a mercoledì capi di Stato e di governo, ministri, partner di sviluppo, settore privato, società civile e giovani attivisti per promuovere la leadership dell’Africa nell’azione per il clima. Per l'Italia ci sarà il sottosegretario del ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica Claudio Barbaro, che tra le altre cose domani insieme al ministro etiope Seyoum Meikonen Hailu sottoscriverà un Protocollo d’Intesa tra il Mase e il ministero etiope della Pianificazione e dello Sviluppo, che darà avvio all’implementazione dell’Adaptation Accelerator Hub in Etiopia.
Presentando l’appuntamento di Addis Abeba, la ministra della Pianificazione e dello sviluppo dell'Etiopia e coordinatrice nazionale dell'ACS2, Fitsum Assefa, ha spiegato: «Questo non è solo un altro incontro. È un momento decisivo. L'Africa è colpita in modo sproporzionato dai cambiamenti climatici, contribuendo per meno del 4% alle emissioni globali, ma subendo alcuni dei loro impatti più duri. Allo stesso tempo, l'Africa ha un potenziale straordinario: la popolazione più giovane del mondo, vaste risorse di energia rinnovabile e comunità innovative che promuovono soluzioni radicate a livello locale».
Saranno soprattutto due le priorità discusse in questa tre giorni. La prima: presentare soluzioni guidate dall'Africa in materia di energie rinnovabili, adattamento, crescita verde e resilienza basata sulla natura. La seconda: sbloccare i finanziamenti per il clima promuovendo risorse eque, prevedibili e potenziate per le priorità dell'Africa.
Il vertice, nelle intenzioni degli organizzatori, dovrebbe produrre diversi risultati importanti, tra cui:
- «L'adozione della Dichiarazione di Addis Abeba, che presenterà una voce africana unitaria in vista della COP30 in Brasile e oltre.
- Un forte appello a una riforma finanziaria globale e a flussi finanziari basati su sovvenzioni e impegni di investimento per accelerare lo sviluppo resiliente e verde dell'Africa.
- Partnership più forti tra innovatori e investitori, garantendo che le soluzioni africane ricevano il sostegno globale che meritano.
- Ma soprattutto, la voce unitaria dell'Africa e l'influenza e la leadership globali».
Il messaggio proveniente dall'Etiopia, dall'Africa e da tutti i nostri partner è chiaro, sottolinea la ministra Fitsum Assema: «Sì, l'Africa è vittima dei cambiamenti climatici, ma sta anche fornendo soluzioni climatiche! Ma non possiamo farlo da soli. Abbiamo bisogno di solidarietà globale, finanziamenti equi, partnership autentiche e investimenti per garantire che la resilienza dell'Africa diventi la resilienza del mondo».