Ingv, la crisi climatica porta cicloni mediterranei: Toscana e Lazio le regioni più a rischio
Nelle ultime ore un violento nubifragio ha colpito l’Isola d’Elba: a Portoferraio sono caduti 70 mm di pioggia in meno di un’ora. Per dare un’idea: è una quantità pari a quella che cade in un intero mese di settembre.
Questo perché un fronte instabile proveniente dal Nord Europa è entrato in contatto con l’aria molto calda e umida accumulata negli ultimi giorni, dando origine a un ciclone mediterraneo. Questo scenario può favorire lo sviluppo dei cosiddetti temporali a “V” (V-shape): in questi sistemi i venti in quota spingono il temporale, mentre i venti al suolo lo bloccano, favorendo una continua rigenerazione delle celle temporalesche. Il risultato è che piogge torrenziali si concentrano sempre sulle stesse aree, per molte ore consecutive.
Toscana e Lazio sono tra le regioni più a rischio, con possibili accumuli di 150–200 mm di pioggia in poche ore: valori capaci di causare alluvioni lampo e frane. Questi fenomeni aumenteranno la loro intensità a causa di un’atmosfera resa più calda e umida dal cambiamento climatico, che aumenta l’energia disponibile per eventi meteo estremi.