Skip to main content

Le controversie politiche alla Cop30 rallentano la transizione verde

L’orizzonte della crisi climatica corre verso +2,8°C, senza investimenti adeguati in mitigazione
 |  Crisi climatica e adattamento

Mentre la nuova conferenza sui cambiamenti climatici ha preso il via, i partecipanti alla Cop30 in Brasile sono alla ricerca delle modalità appropriate per risolvere le complesse tematiche collegate ai cambiamenti climatici, alla transizione verso le energie rinnovabili e ai necessari finanziamenti per l’adozione reale di queste misure. La Conferenza è appena iniziata, ma stanno già emergendo molte preoccupazioni sulla capacità delle Parti di concordare una linea condivisa e indispensabile per risposta collettiva da decidere per contrastare significativamente il cambiamento climatico in atto. L’assenza degli Usa che, come noto, sono tra i paesi con le maggiori emissioni di carbonio in atmosfera, rappresenta uno dei motivi di preoccupazione più seri.

Inoltre, i disaccordi registratosi all'interno dell'Unione europea rappresentano un secondo pesante fattore che ostacola le decisioni comunitarie che andrebbero ad essere prese in maniera unitaria; nonostante l'Ue tenda ad attestarsi quale leader della “politica verde”, alcuni Stati membri – tra cui l’Italia – non appaiono ancora pronti a rivestire questo ruolo.

Quello di Belem è sicuramente un appuntamento di grande importante anche alla luce del fatto che, quest'anno, ricorrono i 10 anni dall'adozione degli Accordi di Parigi e i 20 anni dall'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto: due dei più importanti accordi internazionali adottati dalla Comunità internazionale mirati al contrasto dei cambiamenti climatici.

Va detto che, in realtà, come già successo nella Cop29 (Baku), trovare un accordo che possa andar bene a tutti i Paesi sarà particolarmente arduo e ciò anche a causa dell'assenza di grandi personalità della politica mondiale, tra i quali spiccano Donald Trump e Xi Jinping al vertice dei leader politici (Leader’s Summit) tenutosi lo scorso 7 novembre a Belem.

Nel frattempo, un recente studio ha confermato che il 2024 si conferma come l'anno più caldo finora registrato nella storia. Il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha affermato che è diventato ormai irrealizzabile il contenimento del riscaldamento globale a +1,5 °C in più rispetto ai livelli preindustriali.

Dunque, la grande priorità della COP30, che proseguirà fino al 21 novembre, rimane quella di mettere in pratica il “New Collective Quantified Goal” (nuovo obiettivo collettivo quantificato) concordato durante la Cop29 a Baku; nello specifico, i Paesi della Conferenza dovranno disegnare un piano strategico per consentire di destinare, entro il 2035, almeno 1.300 miliardi di dollari all'anno per i Paesi in via di sviluppo.

Questi fondi, che serviranno principalmente come aiuti climatici, dovranno essere stanziati dai Paesi più sviluppati, ma potranno contribuire anche investimenti privati o Paesi emergenti che allo stato attuale non sono donatori.

Non possiamo dimenticare che la posta in gioco, quest'anno, è altissima; infatti, la Cop30 è la prima Conferenza delle Parti che riconosce pienamente il fallimento dell'obiettivo di contenere il riscaldamento globale a +1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali; tra l'altro, secondo un recente rapporto Onu - l'Emissions Gap Report 2025 - se le politiche energetiche planetarie non dovessero cambiare, sarebbe possibile che entro la fine del XXI secolo si arrivi a un aumento della temperatura media globale di 2,8 °C rispetto all'epoca preindustriale. Le conseguenze per la vita del pianeta intero e per i nostri nipoti e pronipoti sono facilmente intuibili.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.