Più biogas e potenziamento reti elettriche per sostenere l’industria italiana della carta
La multinazionale della carta dal sangue toscano – Lucart, guidata oggi dalla terza generazione Pasquini – ha accolto ieri il ministro dell’Ambiente nel proprio stabilimento a Borgo a Mozzano, a margine del convegno Il distretto cartario e la sfida energetica. Energia, decarbonizzazione, competitività.
L’occasione è stata utile per riprendere alcuni degli argomenti già trattati durante la mattinata di lavori: come agevolare l’eliminazione dello spread tra Psv e Ttf – rispettivamente il Punto di scambio virtuale e l’olandese Title transfer facility, due indici di riferimento per il prezzo del gas naturale in Italia e in Europa –, la finalizzazione dell’iter legislativo per l’implementazione effettiva dell’energy release, come garantire gli scarsi volumi di biogas ai settori hard-to-abate che utilizzano la cogenerazione e, in ultimo, in quale maniera poter dare sostegno alle attività di potenziamento delle reti elettriche, primo passo imprescindibile verso qualsiasi percorso di decarbonizzazione.
«Con Lucart siamo di fronte a un esempio virtuoso di impresa che dà forza all'Italia – commenta il ministro Pichetto – Un'azienda tenace, che ogni giorno si batte per difendere e promuovere i valori di un intero Paese. Attività come questa meritano di essere tutelate, sia per la gestione sostenibile delle produzioni, sia per il loro impegno ambientale: rappresenta un modello esemplare di come l’acqua possa essere recuperata e riutilizzata. La presenza poi di un grande impianto fotovoltaico consente di diminuire le emissioni. Questo significa produrre meglio e contribuire a creare un ambiente salubre per chi in quest’azienda ci lavora e per tutti».
Ad esempio nel corso del 2024, Lucart – guardando all’intera filiera, cartaria e cartotecnica – ha sfornato prodotti per 636.979 tonnellate, riducendo le emissioni di CO2 (387,53 Kg CO2/t prodotte, -3,43% sul 2023), il consumo d’acqua (9,43 mc/t prodotte), il consumo di energia specifico (7,07 GJ/t prodotte) e i rifiuti generati per tonnellata di carta prodotta (0,24 tonnellate), mentre cresce l’impiego di materie prime da riciclo (il 54% del totale) e l’avvio a recupero dei rifiuti (ora al 90,2%).
«Per affrontare la sfida della decarbonizzazione – argomenta Michele Noera, Sustainability & energy transition di Lucart – è necessario un approccio integrato che coinvolga innovazione tecnologica, processi industriali e cultura aziendale. In Lucart lavoriamo quotidianamente per rendere i nostri stabilimenti più efficienti e meno impattanti, consapevoli che la transizione energetica è un’opportunità per rafforzare la competitività del distretto e contribuire agli obiettivi climatici europei».