Plastic overshoot day: dal 5 settembre la plastica prodotta nel mondo supera la capacità di gestione
Da domani, 5 settembre, scatterà a livello globale il Plastic Overshoot Day, la data che segna il momento in cui la quantità di rifiuti di plastica prodotti nel mondo supera la capacità di gestirli in maniera sicura ed efficace. Da quel giorno, ogni oggetto in plastica immesso sul mercato correrà il rischio di disperdersi nell’ambiente: secondo le stime, 72,1 milioni di tonnellate di plastica non saranno gestite correttamente.
Una data simbolica, ma drammatica, che mette in luce l’urgenza di affrontare la crisi globale dell’inquinamento da plastica. Il Wwf Italia torna a lanciare l’allarme, chiedendo al governo politiche più incisive e promuovendo sui propri canali la Plastic Free Week, con consigli e buone pratiche rivolte a tutti i cittadini.
La plastica è ormai ovunque, non solo negli ecosistemi, ma anche nei nostri corpi. Le ricerche più recenti hanno trovato microplastiche in quasi ogni organo umano e crescono le preoccupazioni per i rischi legati all’esposizione agli additivi chimici, come ftalati e bisfenolo A, associati a disfunzioni ormonali, infertilità e disturbi dello sviluppo nei bambini.
Ogni Stato ha il proprio Plastic Overshoot Day, determinato dalla capacità nazionale di gestire i rifiuti in plastica. Per l’Italia, la data cade il 24 ottobre, in anticipo rispetto a Germania e Spagna (novembre) e Svizzera e Francia (dicembre).
I Paesi che riescono a contenere maggiormente il rischio di dispersione sono Singapore (20 dicembre) e Corea del Sud (21 dicembre).
«I risultati sottolineano l'urgenza di un cambiamento sistemico. Governi, aziende e singoli individui devono collaborare per ridurre i rifiuti di plastica, potenziare le infrastrutture per la gestione dei rifiuti e adottare soluzioni più circolari che impediscano alla plastica di disperdersi e trasformarsi in inquinamento – afferma Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità Wwf Italia – La dispersione di plastica non è un problema solo per la natura, come si pensava un tempo. Sempre più evidenze mostrano conseguenze dirette anche per la salute umana: in alcune analisi sono stati rilevati fino a 7 grammi di microplastiche nel cervello umano, sollevando preoccupazioni su potenziali effetti neurologici. Le microplastiche sono state trovate nel sangue, nel latte materno, nel fegato, nei reni, nei polmoni e nella placenta suggerendo che possono attraversare barriere biologiche fondamentali».
Il Wwf chiede politiche concrete e coraggiose per ridurre l’impatto ambientale della plastica e promuovere un uso più circolare della risorsa, in particolare attraverso l’estensione della raccolta differenziata della plastica a tutti i settori produttivi, andando oltre il solo ambito degli imballaggi; l’introduzione di una tassa sulla plastica vergine e di incentivi per il riutilizzo; il potenziamento delle infrastrutture di gestione rifiuti, per colmare le carenze territoriali e rendere il sistema più efficiente.
Allo stesso tempo, è fondamentale il contributo di tutti i cittadini: per questo il Wwf rilancia la filosofia delle 4R – Riduci, Riutilizza, Ricicla, Recupera – con azioni quotidiane semplici e immediate.
Il Plastic Overshoot Day, calcolato da EA – Earth Action, è un segnale d’allarme ma anche uno stimolo a cambiare rotta: ridurre la produzione monouso, innovare nel riciclo, promuovere il riuso e ripensare l’intero ciclo di vita della plastica. Il tempo per agire è adesso.