
Bayesian, è iniziato il complesso recupero dello yatch naufragato al largo della Sicilia

Il recupero dello yatch Bayesian, il veliero del magnate inglese Mike Lynch colato a picco in 16 minuti il 19 agosto scorso, durante una violenta tempesta estiva scatenatasi nel mare di Porticello, borgata marinara a mezz’ora da Palermo, sta per iniziare. Annunciato già a gennaio, l’operazione di recupero, che si prevede assai complessa, è in agenda per questo mese.
Vale la pena ricordare che gli inquirenti, a breve distanza temporale del naufragio, si convinsero che lo yatch, un gioiello tecnologico dal valore di circa 30 milioni di euro, fosse affondato per una tragica catena di errori; anche se, a tutt’oggi, non tutti i dubbi alimentati dalla perdita di sette vite, tra cui quella del noto magnate britannico Mike Linch – miliardario con legami con gli 007, facoltosi avvocati e banchieri – sono già stati risolti. E così, domenica 4 maggio sono partite le complesse operazioni di recupero del relitto affondato la scorsa estate nelle acque di Porticello, una frazione marina di Santa Flavia situata a 15 km da Palermo. Ricordiamo che il relitto dell’unità, lungo di 56 metri, risulta essere adagiato sul fondale roccioso ad una profondità stimata di 49 metri, in una zona caratterizzata da correnti imprevedibili.
Il sollevamento del relitto sarà effettuato dalla Crane Ship (moto pontone) Hebo Lift 10, una gru marittima semisommergibile tra le più potenti d’Europa, lunga 83 metri e avente una stazza lorda di circa 5600 tonnellate, in grado di sollevare fino a 800 tonnellate e proveniente dal porto di Rotterdam dopo ha completato di caricare i mezzi tecnici necessari alla complessa operazione di recupero.
Lo scorso sabato la Hebo Lift 10 ha attraccato nel porto di Termini Imerese e presto vi giungerà una seconda unità, denominata Hebo lit 2 che affincherà nelle operazioni la prima e più potente unità.
Vale la pena ricordare che nella cassaforte a tenuta stagna dello yacht affondato, secondo autorevoli fonti anglo-americane, ci sarebbero custoditi hard disk con dati sensibili d'interesse per governi stranieri come quelli di Russia e Cina.
Dopo il naufragio dello yacht Bayesian, gli hard disk e i documenti di Mike Lynch sono rimasti ancora sommersi e per maggior garanzia l’Autorità giudiziaria dispose che venissero subito rafforzate le misure di sicurezza, in modo da costituire un’efficace cintura di protezione atte ad evitare possibili rischi che soggetti terzi potessero impossessarsi dei documenti custoditi nella cassaforte di bordo e questo è un fatto certo.
Le operazioni di sicurezza inerenti alle attività di recupero vero e proprio che, ricordiamo, cono già iniziate, prevedono il coordinamento della Direzione marittima di Palermo che ha già emanato sia l’autorizzazione a procedere che l’ordinanza d’interdizione alla navigazione nelle aree interessate dalle operazioni stesse.
Certo, anche se le grandezze (economiche) sono molto diverse, non si può non pensare al relitto della draga Guang Rong, naufragato nel gennaio scorso a Marina di Massa e che, solitario, adagiato sulla fiancata di dritta resta lì in attesa e chissà ancora per quanto tempo.
