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Francesco Mezzatesta (Lipu) ha denunciato i fuochi appiccati in questi giorni non solo al Parco nazionale dell’Arcipelago toscano. Anche in Maremma infatti i ‘piromani’ non scherzano. Ma i nostri territori più pregiati e le nostre aree protette e non solo in toscana sono alle prese con molti altri guai che non sembrano preoccupare e allertare più di tanto le nostre istituzioni nessuna esclusa. I fuochi fanno pensare naturalmente – tanto per fare un esempio attualissimo – allo scioglimento del Corpo Forestale dello Stato deciso ignorando proteste e denunce che la dicono lunga sulla capacità di ‘ascolto’ di ministeri e di un parlamento che sembra abbiano a che fare con altre faccende.

Nelle ultime settimane Goletta Verde, Ispra e altre autorevoli fonti hanno documentato la condizione drammatica delle nostre coste dove imperversano inquinamento, abusivismi, gestioni rovinose delle coste e del mare. Metà delle nostre aree protette marine mancano all’appello. E qui non sono certo le leggi che mancano perché in più d’una caso le abbiano da trent’anni. E si tratta quasi sempre di buone leggi che i nostri ‘innovatori’ stanno cercano di manomettere. E non mi riferisco solo a quella sui parchi ma anche quella sul suolo che dopo alcuni anni ancora non è stata adeguata alle disposizioni comunitarie.

Sono problemi che riguardano anche la nostra regione e non solo l’Arcipelago toscano. Sarebbe bene pensarci perché siamo già in ritardo.

Le opinioni espresse dall’autore non rappresentano necessariamente la posizione della redazione

Renzo Moschini - Gruppo San Rossore

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