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Altre 12 aliene da tenere d’occhio in Europa

La Commissione europea inserisce 12 nuove specie nella lista delle aliene invasive di rilevanza Ue
 |  Natura e biodiversità

Con l’entrata in vigore il 2 agosto il primo aggiornamento del Regolamento EU 2016/1141 contenente la lista delle specie aliene invasive (Ias) di rilevanza unionale, salgono a 49 le specie aliene invasive pericolose per il territorio europeo.

Infatti, alle 37 già incluse nel Regolamento ne sono state aggiunte altre 9 vegetali e 3 animali e il Life alien species awareness program (Life Asap), spiega che «Per queste specie gli Stati membri devono impegnarsi a prevenirne l’introduzione, la diffusione, il trasporto, il commercio e la riproduzione; devono adottare misure idonee per il rilevamento precoce della loro presenza e la loro immediata eradicazione oppure per il loro controllo permanente nel caso di specie già ampiamente diffuse».

Delle 49 specie aliene invasive inserite nella lista Ue, ben 14 specie vegetali e 19 animali sono presenti in Italia. Ad Asap sottolineano che «Tra le piante di nuovo inserimento vi è la cosiddetta “erba degli alligatori” (Alternanthera philoxeroides), una amaranthacea acquatica originaria del Brasile che forma densissimi tappeti sulle sponde fluviali e sul pelo dell’acqua, causando gravi problemi idraulici, chimico-fisici ed ecologici; questa specie è oggi presente solo in alcune zone del Lazio e della Toscana, ma la facilità di diffusione attraverso i corsi d’acqua la rende estremamente pericolosa a scala nazionale. Un’altra new entry è il cane procione (Nyctereutes procyonoides), carnivoro originario dell’Asia orientale e diffusosi in Europa perché sfuggito alla cattività; attualmente è presente solo nel Nord-est. Il cane procione ha impatti fortemente negativi sulla biodiversità come predatore e come vettore di patologie molto gravi sia per la fauna selvatica sia per il bestiame sia per l’uomo».

Secondo Asap, «Alla luce di questo aggiornamento e dei problemi ambientali, economici e socio-sanitari causati da queste specie, aumenta l’impegno di Aap nel fare informazione, formazione e comunicazione a 360 gradi sulle Ias, con l’obiettivo di creare consapevolezza sui rischi legati a queste specie, diffondere conoscenza e, in ultima istanza, diminuirne il tasso di introduzione e diffusione in Italia».

Redazione Greenreport

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