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Arpat, è morta la manta mediterranea spiaggiata a Baratti

Prelevati tessuti e organi per le analisi e l'acquisizione dati per l'Ossevatorio della biodiversità della Toscana
 |  Natura e biodiversità

L’esemplare di manta mediterranea (Mobula mobular) che si è spiaggiato a Baratti non ce l’ha fatta: l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana ha confermato stamattina il decesso dell'animale, che potrebbe essere lo stesso che qualche giorno fa si era spiaggiato a Marina di Castagneto.

«Niente da fare per la manta mediterranea agonizzante nel golfo di Baratti – dichiarano nel merito dall’Arpat – Era una femmina di circa due-tre quintali e apertura alare di 3,4 metri. Sono stati prelevati tessuti e organi per le analisi e l'acquisizione dati per l'Ossevatorio della biodiverità della Toscana».

Sarà importante acquisire informazioni sulle cause del decesso. La manta mediterranea rappresenta infatti una specie protetta e inoffensiva per l’uomo, presente in tutto il bacino del Mare nostrum sebbene la sua popolazione sia in pericolo di sopravvivenza.

Nel frattempo la carcassa dell'animale è stata rimossa da Sei Toscana, in collaborazione con gli altri Enti preposti, nel comune di Piombino. Gli operatori specializzati del gestore dei servizi di igiene urbana, così come previsto dal servizio opzionale attivato anche dal comune di Piombino, hanno effettuato con efficienza e rapidità tutte le operazioni necessarie alla raccolta, trasporto e smaltimento della carcassa dell’animale.

Redazione Greenreport

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