
Le rana pescatrici che nuotano a pancia in su e pescano a testa in giù (VIDEO)

Lo studio “Upside-down swimming: in situ observations of inverted orientation in Gigantactis, with a new depth record for the Ceratioidei”, pubblicato sul Journal of Fish Biology da un team internazionale di ricercatori guidato da Andrew Stewart del Museum of New Zealand Te Papa Tongarewa, riporta 8 osservazioni di un comportamento di nuoto invertito da parte di specie di rana pescatrice ceratioide del genere Gigantactis, provenienti da Caraibi, Atlantico orientale tropicale, Oceano Indiano tropicale occidentale, Pacifico nordorientale e nordoccidentale e Pacifico sudoccidentale. Le osservazioni riguardano 4 presunte specie e secondo i ricercatori «Suggerisce fortemente che questo sia il comportamento normale per il genere».
Inoltre, lo studio ha registrato un nuovo record di profondità per una rana pescatrice ceratioide: un esemplare è stato trovato a 5.866 metri mentre nuotava a pancia in su.
Le femmine di rane pescatrici dal naso a frusta (Gigantactis spp.) utilizzano la punta bioluminescente del loro lungo naso simile a una canna da pesca per attirare la preda, e apparentemente lo fanno a testa in giù. I ricercatori ipotizzano che questa posizione rovesciata consente alle frane pescatrici di catturare animali più grandi e più veloci senza mordersi accidentalmente.
Una nota esperta di pesci che vivono in condizioni estreme, Pamela Hart dell’università dell'Alabama – che non ha partecipato al nuovo studio - ha commentato sul New York Times: «Proprio quando pensi che non potrebbero diventare più strane, le rane pescatrici superano se stesse». Anche per Elizabeth Miller , che ha studiato l'evoluzione dei pesci di acque profonde all’università dell'Oklahoma – anche lei non coinvolta nell’ultima scoperta - «Il comportamento, documentato va oltre ogni più sfrenata immaginazione».
La rana pescatrice dal naso a frusta è un piccolo mostro marino, grande di quello di un gatto domestico, con un'appendice simile a una canna da pesca sul muso e lunga fino a 4 volte il suo corpo. I pesci tentano la preda con batteri bioluminescenti che vivono nell’esca luminosa in cima alla canna/frusta. Stewart sottolinea che «Questo vale per le femmine. I maschi della specie sono piccoli esseri tristi simili a girini, una frazione delle dimensioni delle femmine, e senza il richiamo luminoso».
Per quasi un secolo, gli scienziati hanno ipotizzato che la rana pescatrice dal naso a frusta facesse penzolare le sue esche luminescenti davanti al muso, come fanno molte rane pescatrici con “canne” più corte. Ma ora i suggeriscono che passano i loro giorni a testa in giù in un ambiente buio, con le loro lunghe esche calate verso il fondo del mare.
Stewart sottolinea che «I video confermano un'osservazione allettante di più di 20 anni fa». Nel 1999, un remotely operated vehicle (ROV) aveva intravisto una rana pescatrice che galleggiava immobile e a testa in giù nell’oceano Pacifico, a metà strada tra le Hawaii e la California. I ricercatori sospettavano che stesse cacciando prede sul fondo del mare, ma non potevano scartare la possibilità che si trattasse solo di un pesce confuso che si comportava in modo anomalo.
Ma se quella rana pescatrice dal naso a frusta era un po’ stupida, allora in giro ce ne sono altre. In un video girato vicino alla fossa di Izu-Ogasawara al largo del Giappone, una rana pescatrice va alla deriva nella corrente, il suo corpo è parallelo al fondale marino, nellla bocca aperta si vedono centinaia di minuscoli denti che brillano alla luce del ROV. All'improvviso il pesce si muove, usando la sua potente coda per nuotare in un cerchio stretto, sempre capovolto. Poi ricomincia ad andare alla deriva, solo per scontrarsi con l'apparato luminoso del ROV. Quindi usa le minuscole pinne al suo fianco per indietreggiare nell'oscurità.
Stewart racconta che in altri video si vede che «Le eliche e la potenza del sommergibile hanno fatto cadere una rana pescatrice, quindi era rivoltata verso l'alto. Ma molto rapidamente è tornata di nuovo a testa in giù».
Quello che a noi potrebbe sembrare un v comportamento bizzarro, in realtà potrebbe rendere più letali le rane pescatrici. Stewart ha detto che «Un esemplare sezionato di rana pescatrice dal naso a frusta aveva un calamaro gonatide nella pancia: un vero premio. I calamari sono la Ferrari delle profondità oceaniche, la rana pescatrice deve essere estremamente veloce ed efficiente per poter arpionare inchiodare un gonatide».
Stewart fa notare che la scoperta di questo nuovo comportamento in pesci abissali dimostra quanto le riprese realizzate con i ROV siano state rivoluzionarie per la biologia delle profondità marine: «Prima di questa tecnologia, gli scienziati si affidavano a esemplari morti tirati fuori dalle profondità dalle reti a strascico e messi in salamoia per preservarne i delicati tessuti, spesso danneggiati dal drastico cambiamento di pressione. Non c'era nulla nell'anatomia delle rane pescatrici dal naso a frusta che suggerisse il loro comportamento bizzarro».
La Miller conclude: «Questi video sono davvero preziosi. Anche un breve video di un minuto ci dice così tanto su come vive una rana pescatrice, dati che altrimenti non potremmo ottenere».
