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In Amazzonia la deforestazione ha contribuito per il 74% alla riduzione delle precipitazioni

È quanto viene evidenziato in un nuovo studio realizzato da scienziati brasiliani, tedeschi e cinesi per gli anni compresi tra il 1985 e il 2020. La perdita di vegetazione è anche responsabile per il 16,5% dell’aumento di 2°C della temperatura massima dell’aria superficiale
 |  Natura e biodiversità

È un dato assodato che le emissioni globali determinano in modo preponderante l’aumento dei gas serra come l’anidride carbonica e il metano e, di conseguenza, l’innalzamento della temperatura. Ora però uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications evidenzia anche che la deforestazione è il fattore dominante che, influendo sulle temperature dell’aria superficiale, altera le precipitazioni.

In base ai dati raccolti e analizzati da un team di scienziati appartenenti a università e istituti di ricerca brasiliani, tedeschi e cinesi, tra il 1985 e il 2020 la stagione secca in Amazzonia è diventata più calda e più siccitosa, e la deforestazione ha contribuito per il 74% alla riduzione delle precipitazioni e per il 16,5% all’aumento della temperatura dell’aria superficiale.

I risultati dello studio, spiega Luiz A. T. Machado, dell’istituto di Fisica dell’Università di San Paolo, mostrano che i disturbi climatici più gravi si verificano all'inizio del processo di deforestazione. La perdita tra il 10% e il 40% della copertura forestale può portare a una significativa diminuzione delle precipitazioni e a un forte aumento della temperatura. Ciò significa che prevenire anche una minima deforestazione aggiuntiva è fondamentale per mantenere la stabilità dell'Amazzonia. Senza un intervento, la deforestazione continuerà senza sosta. Le proiezioni suggeriscono che la regione potrebbe affrontare un ulteriore riscaldamento di 0,6 °C e un'ulteriore diminuzione di 7 mm delle precipitazioni per stagione secca entro il 2035, il che spingerebbe l'ecosistema amazzonico verso stati sempre più instabili.

È risaputo che la foresta pluviale amazzonica è uno degli ecosistemi più diversificati della Terra e svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento della stabilità climatica regionale e globale. In generale si sa anche che i recenti cambiamenti nell'uso del suolo, nella vegetazione e nel clima hanno interrotto le interazioni tra biosfera e atmosfera, portando a significative alterazioni nei cicli dell'acqua, dell'energia e del carbonio. Questi disturbi hanno conseguenze di vasta portata per l'intero sistema terrestre.

Ora grazie a questo nuovo studio è possibile quantificare i contributi relativi della deforestazione e dei cambiamenti climatici globali ai cambiamenti osservati nei parametri climatici chiave dell'Amazzonia. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi ai cambiamenti atmosferici e alla copertura del suolo a lungo termine in 29 aree dell'Amazzonia brasiliana appunto negli anni compresi tra il 1985 e il 2020, utilizzando modelli statistici parametrici per distinguere gli effetti della perdita di foreste e delle alterazioni della temperatura, delle precipitazioni e dei rapporti di miscelazione dei gas serra.

Mentre l'aumento dei rapporti di miscelazione del metano (CH4) e dell'anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera è determinato principalmente dalle emissioni globali (>99%), la deforestazione ha aumentato significativamente le temperature dell'aria superficiale e ridotto le precipitazioni durante la stagione secca amazzonica.

Nel dettaglio, viene evidenziato dai ricercatori, negli ultimi 35 anni la deforestazione ha contribuito per circa il 74% al calo di circa 21 mm nella stagione secca e per il 16,5% all'aumento di 2°C della temperatura massima dell'aria superficiale.

Comprendere l'interazione tra il cambiamento climatico globale e la deforestazione, sottolineano gli scienziati, è essenziale per sviluppare strategie efficaci di mitigazione e adattamento volte a preservare questo ecosistema vitale per l’insieme degli abitanti del Pianeta.

Redazione Greenreport

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