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Prima i cacciatori della biodiversità: domenica riparte la stagione venatoria

Wwf: «Ancora una volta in Toscana si caccia senza seguire le indicazioni della scienza»
 |  Natura e biodiversità

Domenica 21 settembre inizia la stagione generale di caccia in Toscana. Ma su quali basi la Regione Toscana ha definito il calendario venatorio (specie cacciabili, periodi, modalità di prelievo)?

Verrebbe da pensare che lo abbia fatto sulla base delle indicazioni del mondo scientifico, tanto più che l’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra), massimo ente scientifico in tema di fauna selvatica, tutti gli anni, come previsto dalla legge nazionale sulla caccia (157/92), fornisce un parere su come meglio regolamentare l’attività venatoria e ridurne l’impatto sulla fauna.

Per verificare se questo è successo, andiamo a fare un confronto fra le principali indicazioni dell’Ispra, nel suo parere fornito alla Regione, e quanto la Regione ha disposto con il calendario venatorio 2025-26.

tabella wwf preapertura caccia toscana

Queste sono le principali deviazioni della Regione rispetto al parere dell’Istituto, tutte sempre nella direzione di un ampliamento della caccia. 

Anche quest’anno in Toscana si sparerà per periodi più lunghi di quanto indicato come massimo accettabile da parte del mondo scientifico. Addirittura si sparerà a specie che secondo l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, dovrebbero essere completamente escluse dal prelievo venatorio (Combattente e Moretta).

La biodiversità (fin quando ancora ce ne sarà?) evidentemente per la Regione Toscana può aspettare… il piombo dei cacciatori viene prima.

 

Guido Scoccianti

È attualmente Delegato regionale del WWF per la Toscana. In precedenza è stato per il WWF responsabile del Gruppo Firenze, Consigliere e Presidente regionale WWF Toscana, Consigliere nazionale WWF Italia, occupandosi in particolare di tutela della biodiversità, aree protette, contrasto alle politiche ed alle attività con impatto su fauna selvatica e ambiente, normative ambientali. È fra i soci fondatori dell’Oasi WWF Stagni di Focognano (Campi Bisenzio). Dal punto di vista professionale è Medico Chirurgo, Professore Associato in Malattie dell’Apparato Locomotore presso l’Università degli Studi di Firenze; lavora presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Careggi in reparto dedicato in particolare al trattamento chirurgico dei tumori delle ossa e delle parti molli.