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Ultime news da "Natura e biodiversità"

26 Ago, 2022
Tutto il lavoro fatto per proteggere lo strato di ozono potrebbe essere annullato dal riscaldamento globale
Lo studio “Australian wildfires cause the largest stratospheric warming since Pinatubo and extends the lifetime of the Antarctic ozone hole”, pubblicato su Scientific Reports da un team di ricercatori delle università di Exeter e di Manchester e del MET Office britannico, ha rivelato che gli incendi boschivi della Black Summer australiana hanno probabilmente danneggiato lo strato di ozono e causato le temperature più alte nella stratosfera da 30 anni. Quegli incendi terrificanti hanno incenerito più di 24 milioni di ettari, ucciso direttamente 33 persone e quasi 450 altre hanno perso la vita…

26 Ago, 2022
Lo dimostrano i campioni di anelli di alberi raccolti in 40 anni da oltre 20 spedizioni
Nella penisola artica di Yamal l'erosione sta portando alla luce antichi alberi che testimoniano di un passato remoto. Grazie agli anelli annuali, è possibile datarli e ricostruire il clima dei millenni passati con precisione annuale. E’ quel che ha fatto lo studio “Current Siberian heating is unprecedented during the past seven millennia”, pubblicato su Nature Communications da un team internazionale di ricercatori guidato da Rashit M. Hantemirov dell'Istituto di ecologia vegetale e animale della Divisione degli Urali ddell’Accademia delle scienze russa e dell’università federale degli Urali…

26 Ago, 2022
Un nuovo strumento per quantificare il rischio zoonotico e capire le priorità per la sorveglianza virale e della fauna selvatica
Negli ultimi 10 anni gli scienziati hanno descritto centinaia di nuovi virus che possono potenzialmente trasmettersi tra la fauna selvatica e da questa all’uomo. Ma come possono sapere quali sono i virus a maggior rischio di spillover e quindi a quali dare la priorità per una più attenta sorveglianza? Il nuovo studio “Predicting the potential for zoonotic transmission and host associations for novel viruses”, pubblicato su Communications Biology da un numeroso team internazionale di ricercatori guidato dall’università della California – Davis hanno creato modelli basati sui network  per class…

26 Ago, 2022
I dinosauri carnivori avevano sviluppato forme delle orbite diverse per mordere con più forza
Una nuova ricerca ha dimostrato che i grandi predatori di dinosauri, come il Tyrannosaurus rex, hanno sviluppato diverse forme di orbite per affrontare meglio le forze del morso elevate. Il nuovo studio “Functional and ecomorphological evolution of orbit shape in mesozoic archosaurs is driven by body size and diet”, pubblicato su Communications Biology da Stephan Lautenschlager della School of Geography, Earth & Environmental Sciences dell’università di Birmingham ha rivelato che, come in molti animali, nella maggior parte dei dinosauri l'orbita dell'occhio era solo un foro circolare nel…

25 Ago, 2022
NABU: «Le compagnie fanno ancora troppo poco per ridurre il proprio impatto su salute umana, natura e del clima»
Il mercato delle crociere si sta riprendendo rapidamente dopo le restrizioni del Covid-19  e Naturschutzbund Deutschland (NABU), l’ONG tedesca affiliata a BirdLife International, ha pubblicato il decimo rapporto/classifica “Cruise ship ranking 2022”  dal quale emerge che «Per allineare il loro modello di business agli interessi della natura, dell'ambiente e della protezione del clima, è decisivo il passaggio a tecnologie emission-free al più tardi  entro il 2040».  Nella “Roadmap: Climateand environmentally friendly cruise”  invita le compagnie del settore crocieristico a «Impegnarsi in modo…

25 Ago, 2022
Se non ridurremo le emissioni di gas serra, i primi a scomparire saranno mammiferi marini, razze e squali
Secondo lo studio “A climate risk index for marine life”, pubblicato recentemente su Nature Climate Change da un team internazionale di ricercatori guidato dal biologo canadese Daniel Boyce della Dalhousie University, a causa delle emissioni di gas serra provocate dall'alto consumo energetico, entro il 2100 il cambiamento climatico colpirà quasi il 90% degli organismi marini che rischieranno l'estinzione. I ricercatori hanno analizzato circa 25.000 specie marine di animali, piante e batteri e, dopo aver tenuto conto di fattori come la loro sensibilità ai cambiamenti climatici, la loro adattab…

25 Ago, 2022
I delfini Māui della Nuova Zelanda trovano cibo più facilmente grazie all'istituzione di un santuario marino
Un nuovo studio dimostra che il delfino Māui (Cephalorhynchus hectori maui) della Nuova Zelanda, il delfino marino più a rischio di estinzione del mondo, negli ultimi 30 anni ha cambiato la sua dieta. Per individuare i marcatori microchimici che rivelano la dieta dei Māui, gli scienziati hanno analizzato piccoli campioni di pelle dei rari delfini raccolti tra il 1993 e il 2020, scoprendo che «I pasti dei delfini sono diventati meno diversificati rispetto al 2008, quando un santuario marino ha limitato la pesca nel loro habitat, che si estende lungo 40 chilometri della costa occidentale di Tam…

24 Ago, 2022
Non veniva più avvistato dal 2008. Le cause: attività antropiche e perdita del suo habitat
Lo studio “Functional extinction of dugongs in China”, pubblicato su Royal Society Open Science da un team di ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze, Zoological Society of London (ZSL) e università Aristotile – Salonicco, è uno di quelli che non si vorrebbero mai leggere: dichiara funzionalmente estinto in Cina uno dei giganti gentili dell'oceano, il dugongo (Dugongo dugon ). Alla ZSL ricordano che «Minacciato in tutto il mondo da attività umane come la pesca,  scontri con imbarcazioni  e perdita di habitat causata dall'uomo, le registrazioni di dugonghi nelle acque cinesi sono dimin…