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Si tratta della Fondazione Cer Italia, voluta e promossa dal Comune di Montevarchi

È in Toscana la medaglia d’oro delle Comunità energetiche rinnovabili e solidali premiate da Legambiente

Eroe: «Serve una buona dose di coerenza e coraggio, la stessa che in questi anni stanno dimostrando di avere già da tempo le tante buone pratiche che abbiamo censito»
 |  Nuove energie

È stato presentato stamani il XX report di Legambiente “Comuni Rinnovabili”, realizzato in collaborazione con il GSE e arrivato alla sua XX edizione, dalle oltre 350 esperienze virtuose censite in questi anni e dalle cinque realtà vincitrici del Premio Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (C.E.R.S).

Un segnale importante arriva proprio dalle 350 buone pratiche censite in questi anni da Legambiente e dalle Cers, che ben raccontano la rivoluzione in atto nel Paese che parte anche dal basso. Dalla Toscana al Lazio, dalla Lombardia all’Emilia Romagna, passando per la Calabria, sono cinque quelle premiate a livello nazionale oggi da Legambiente e Generali Italia, con la seconda edizione del Premio C.E.R.S 2025.

Medaglia d’oro alla Fondazione CER ITALIA (AR), voluta e promossa dal Comune di Montevarchi. Con una configurazione che si è sviluppata inizialmente intorno a una cabina primaria e poi estesa a livello nazionale, questa CERS conta oggi oltre 400 aderenti, tra cittadini, imprese, enti del terzo settore e amministrazioni pubbliche.

Medaglia d’argento alla Comunità Illuminati Sabina - Montopoli di Sabina (RI), che nasce per iniziativa di un gruppo eterogeneo di cittadini, associazioni e piccole aziende agricole nel cuore della Sabina reatina. Costituita come associazione ETS, questa C.E.R.S. copre tre cabine primarie e si fonda su principi di mutualismo sociale.

Medaglia di bronzo per la Comunità solare di Lodi, Piacenza e Milano, una cooperativa-impresa sociale che coinvolge cittadini, associazioni, cooperative e parrocchie di diversi territori della Lombardia. Ogni configurazione territoriale ha un proprio Comitato Soci per la gestione dei benefici derivanti dalla condivisione energetica. La produzione proviene da oltre 100 impianti fotovoltaici (3.000 kW complessivi previsti entro fine 2025), in parte realizzati attraverso gruppi di acquisto solidale.

Due le menzioni speciali assegnate: la prima alla CER Vele a Roma, la prima comunità energetica del centro storico di Roma, nata grazie alla spinta dell’Istituto Leonarda Vaccari e di organizzazioni del Terzo Settore, con il supporto del Municipio.  

La seconda alla Comunità energetica CERNES in Calabria - San Ferdinando e Gioia Tauro (RC). Nata dall’impegno di cittadini e della Parrocchia di San Ferdinando, si fonda su un modello solidale ispirato all’enciclica 'Laudato Si’' di Papa Francesco. I due impianti fotovoltaici attivi (25,36 kW totali) producono circa 35.000 kWh l’anno, evitando l’emissione di oltre 14 tonnellate di CO₂.

«Il nostro Paese – commenta Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente – deve assolutamente accelerare il passo, visto il grande potenziale e l’interesse che le imprese hanno nel voler realizzare impianti. Basterebbe guardare a cosa accade in Paesi come Spagna e Germania dove, grazie ad una produzione da rinnovabili che supera il 60%, le bollette elettriche sono decisamente più basse di quelle italiane, ma anche di un Paese nucleare come quello francese. Una percentuale a portata di mano di mano per l’Italia e raggiungibile in poco tempo, anche grazie al prezioso lavoro di tante imprese che ancora scommettono sul nostro Paese. Per far ciò serve una buona dose di coerenza e coraggio, la stessa che in questi anni stanno dimostrando di avere già da tempo le tante buone pratiche che abbiamo censito ma anche le comunità energetiche che abbiamo premiato oggi».

Redazione Greenreport

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