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I Verdi chiedono una transizione energetica «turbo»

L’industria energetica tedesca sollecita il governo Merz ad accelerare sulle fonti rinnovabili

Mentre l’esecutivo ancora non presenta gli annunciati monitoraggio e piano sull’elettricità, gli operatori del settore chiedono maggiore attenzione per eolico e fotovoltaico: nel 2024 la Germania ha aggiunto un record di 20 GW di capacità elettrica rinnovabile, ma per raggiungere gli obiettivi del 2030 le aggiunte annuali dovrebbero raggiungere 19 GW di solare e 12 GW di eolico
 |  Nuove energie

Alla nascita del governo, i partiti che dall’inizio avevano sostenuto la candidatura a cancelliere di Friedrich Merz avevano dichiarato nel loro accordo di coalizione che avrebbero presentato «entro la fine dell’estate» un’indagine ben precisa: «un monitoraggio per rivedere la domanda prevista di elettricità, lo stato della sicurezza dell’approvvigionamento, l’espansione della rete, l’espansione delle energie rinnovabili, la digitalizzazione e l’aumento dell’idrogeno come base per ulteriori lavori». Ad oggi di questo lavoro annunciato da Cdu, Csu e Spd, che tra l’altro doveva essere accompagnato da una politica energetica concentrata sull’accessibilità, sull’efficienza, sulla tenuta dei costi e sulla sicurezza dell’approvvigionamento, non c’è traccia. E allora ci stanno pensando gli operatori del settore energetico a suonare la sveglia al governo. Come riporta la piattaforma di base a Berlino Clean energy wire, l’industria energetica tedesca ha sottolineato la necessità di una continua e rapida espansione dell’energia da fonti rinnovabili, sollecitando l’esecutivo non solo a comunicare gli esiti del monitoraggio annunciato mesi fa, ma ad accelerare sulle installazioni di nuovi impianti eolici e solari.

«L'espansione delle energie rinnovabili è una storia di successo», ha affermato Kerstin Andreae, presidente dell'associazione dell'industria energetica Bdew (Bundesverband der Energie-und Wasserwirtschaft). «Non dobbiamo rallentare ora, perché in futuro avremo bisogno di più energie rinnovabili: per la fornitura di elettricità, il riscaldamento, i trasporti e l'industria». Se il governo sta esaminando i pilastri chiave della transizione energetica del Paese, se il ministero dell'Economia ha affermato che è necessario un «controllo della realtà» per frenare l'aumento dei costi del sistema energetico e allineare l'espansione della rete con l'introduzione delle energie rinnovabili, il timore della galassia ambientalista è che il rapporto annunciato dall’esecutivo rischia di compromettere gli obiettivi climatici, rallentare l'espansione delle energie rinnovabili e prolungare la dipendenza dai combustibili fossili.

A lanciare l’allarme contro una simile ipotesi ci sono i Verdi. In un documento programmatico, il gruppo parlamentare dei Grunen ha chiesto una transizione energetica «turbo» e ha chiesto al governo di mantenere il sostegno alle nuove installazioni fotovoltaiche private. I Verdi hanno anche affermato che il governo dovrebbe fornire finanziamenti statali per installare pannelli solari su «tutte le strutture di assistenza all'infanzia, le scuole e le case di riposo». Hanno inoltre affermato che il ministero dell'Economia deve elaborare un piano su come accelerare l'introduzione dei contatori intelligenti e la più ampia digitalizzazione del sistema energetico.

Un’impostazione rilanciata anche dalla Bdew, che sottolinea l’importanza del fatto che lo scorso anno la Germania ha aggiunto un record di 20 gigawatt (GW) di capacità elettrica rinnovabile (17 GW di solare fotovoltaico, 3,3 GW di eolico onshore). Tuttavia, per raggiungere gli attuali obiettivi di capacità per il 2030, viene anche fatto notare, le aggiunte annuali dovrebbero raggiungere i 19 GW di solare fotovoltaico e i 12 GW di eolico (totale onshore e offshore). Dati che dovrebbero essere tra l’altro meglio allineati con l'espansione della rete e dello stoccaggio, ha affermato la presidente della Bdew Andreae.

Redazione Greenreport

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