Finora abbiamo visto solo lo 0,001% dell’oceano profondo
Uno studio recente pubblicato su Science Advances rivela che meno dello 0,001% del fondale marino profondo (oltre i 200 metri) è stato osservato direttamente. Eppure, l’oceano profondo copre il 66% della superficie terrestre e svolge un ruolo cruciale per il clima, la biodiversità e le risorse del pianeta.
L'oceano profondo comprende il più grande ecosistema del nostro pianeta, fornisce servizi e risorse essenziali all'umanità che vanno dalla produzione di ossigeno e dalla regolazione climatica alla produzione di cibo e ai componenti per i prodotti farmaceutici.
I dati raccolti da circa 44.000 immersioni mostrano che le osservazioni visive del mare profondo sono meno dello 0,001%, un'area pari a poco più dell’1% della superficie dell’Italia. Eppure il metodo visivo per studiare i fondali profondi contribuisce al progresso di tutti i settori della scienza oceanografica. Tra le scoperte più notevoli rientrano ad esempio le prime sorgenti idrotermali trovate sulla Rift Valley delle Galápagos nel 1977 e il campo idrotermale alcalino di Lost City sulla dorsale medio-atlantica.
Oggigiorno, esistono anche numerosi tipi di veicoli per immersioni profonde. Con l'aumento delle esplorazioni nelle profondità oceaniche, aumentano anche potenziali scoperte che continueranno a portare benefici all'umanità.