Gallone alla presidenza dell’Ispra? Bonelli: «È la prima volta che viene nominata un'esponente di partito»
La carriera politica di Maria Alessandra Gallone è iniziata vent’anni fa come consigliera comunale a Bergamo, allora nelle fila del partito postfascista Alleanza nazionale, e potrebbe culminare a breve sullo scranno più importante dell’Ispra. Solo che l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale dovrebbe essere dovrebbe essere un ente indipendente dalla politica.
E invece il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, ha indicato come presidente designato dell’Ispra proprio Gallone, intervenuta in merito in audizione alla Camera in attesa della formalizzazione definitiva, incalzata dal deputato AVS e co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli.
«La nomina alla presidenza dell’Ispra dell’ex senatrice di Forza Italia Maria Alessandra Gallone apre un precedente gravissimo e pericoloso nella guida dell’organismo tecnico-scientifico più importante, prestigioso e prezioso dello Stato in materia ambientale – osserva Bonelli – È la prima volta che alla guida dell’Ispra non viene nominato un tecnico o uno scienziato, ma un’esponente di partito. Una scelta che rompe una tradizione di autonomia, competenza e indipendenza e che conferma una strategia ormai evidente del governo Meloni: subordinare gli organismi tecnici dello Stato agli indirizzi politici della maggioranza. Lo abbiamo già visto con la Commissione Via-Vas, organo indipendente che valuta progetti, programmi e grandi opere per le infrastrutture del Paese, le cui nomine sono state effettuate un mese prima dell’approvazione del progetto del Ponte sullo Stretto, inserendo profili con curricula che nulla avevano a che fare con la valutazione di opere di tale complessità».
Nel caso di Gallone, l’esperienza ambientale è puramente politica. Con in tasca una laurea in Lingue e letterature straniere all'Università di Bergamo, nel 2008 diventa senatrice col Popolo delle libertà; nel 2013 passa a Forza Italia e viene ri-eletta in Parlamento nella legislatura avviatasi nel 2018, dove in Senato diventa capogruppo e segretario nella XIII Commissione Ambiente e poi componente della commissione d’inchiesta sugli Ecoreati, oltre a rivestire il ruolo di responsabile nazionale del dipartimento Ambiente di Forza Italia.
«Quello che contesto è il metodo – conclude Bonelli – una pratica che mina l’autonomia della scienza e piega gli organismi di controllo a logiche di parte. La nomina di Gallone rischia di mutare profondamente la funzione dell’Ispra, trasformandolo da presidio indipendente di tutela ambientale in un organismo asservito agli indirizzi politici del governo».