Aggiornate le aree urbane funzionali, il Mase si muove per evitare contenziosi sul bonus rottamazione
Domani è il click day per accedere ai fondi del bonus rottamazione. Dopo vari rinvii e aggiustamenti, il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato una nuova nota informativa in cui si dice che «per garantire la massima tempestività e trasparenza dell’azione amministrativa» ha pubblicato nelle apposite pagine web «l’elenco integrato inclusivo dei 368 nuovi comuni ricadenti nelle aree urbane funzionali, così come individuati dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) nell’aggiornamento delle Fua 2021 pubblicato oggi».
Come spiegato nei mesi scorsi evidenziando anche le criticità di questa operazione del governo, la residenza in comuni delle aree urbane funzionali è uno dei requisiti cardine per ottenere il bonus da utilizzare per l’acquisto di un’auto elettrica. «La perimetrazione delle aree funzionali urbane è stata definita a seguito di un articolato e coordinato lavoro istruttorio svolto congiuntamente alla Commissione europea ed è basata sulla matrice di pendolarismo desunta dal Censimento della popolazione 2021, nonché sui più recenti dati demografici validati a livello nazionale», spiega il Mase nella nota. Il ministero spiega anche che cittadini e imprese che risultano residenti o aventi la propria sede legale in Comuni ricompresi nelle aree urbane funzionali «già vigenti alla data di pubblicazione del decreto ministeriale 8 agosto 2025, n. 236, conservano in ogni caso il diritto di richiedere la concessione del contributo, anche qualora tali Comuni non risultino più inclusi nell’aggiornamento delle Fua 2021 pubblicati dall’Istat». Pertanto, aggiunge il ministero dell’Ambiente, il bonus per l’acquisto di veicoli elettrici previsto dal decreto «resta garantito sia in favore di cittadini ed imprese la cui residenza o sede legale si trovi in Comuni già inclusi nell’elenco Fua 2011, vigente alla data di adozione del decreto, sia – in virtù della nuova perimetrazione Istat delle Fua 2021 – coloro che risiedono o hanno sede nei Comuni ora ulteriormente ricompresi».
Il Mase, viene sottolineato, «vuole così assicurare la continuità dei diritti già riconosciuti, evitando ogni potenziale penalizzazione derivante da variazioni sopravvenute, nonché garantire l’estensione della platea degli aventi diritto, valorizzando l’aggiornamento Istat quale strumento di maggiore equità e inclusività nell’accesso alla misura».
La nota di oggi del ministero dell’Ambiente arriva dopo che ieri il Codacons aveva diffuso una propria nota in cui si denuncia una «grave falla nella normativa che regolamenta l’incentivo». Una «falla» derivante proprio dal fatto che l’elenco delle zone Fua (83 per un totale di 1.892 Comuni) è stato stilato sulla base del Censimento generale della popolazione 2011, «ma il prossimo 15 novembre l’Istat dovrà aggiornare tale elenco, inserendo nuovi Comuni ed eliminandone altri, sulla base del censimento del 2021» ha scritto il Codacons sottolineando che «ciò comporterà una doppia criticità: chi oggi risiede in un Comune che solo a novembre sarà inserito nel nuovo elenco Fua, non potrà accedere al bonus auto elettriche che scatta il 22 ottobre, non possedendo allo stato attuale il requisito previsto dalla normativa. Al contrario, chi oggi vive in un Comune Fua che da novembre sarà escluso dal nuovo elenco, godrà dell’incentivo pur decadendo a breve il requisito della residenza nella zona urbana funzionale».
Ma, a sorpresa, l’aggiornamento Istat è arrivato con quasi un mese di anticipo rispetto al preventivato 15 novembre di cui parlava il Codacons.
Il governo, evidentemente, ha deciso di accelerare i tempi per evitare contenziosi e, grazie alla pubblicazione giusto ieri dell’aggiornamento Istat, ha chiarito oggi che il bonus sarà riconosciuto sia ai Comuni Fua 2011 che a quelli Fua 2021.