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L’intervento di Franco Capocchi, sindaco di Piancastagnaio

Piancastagnaio, il paese reale del calore: geotermia, comunità energetiche e cattura della CO₂

Un museo a cielo aperto sull’Amiata, che s’incrocia con l’innovazione dell’energia rinnovabile pensata come bene collettivo
 |  Toscana

Se Pienza è la città ideale del Rinascimento e Ivrea la città industriale di Olivetti, Larderello può rappresentare la prima "città utopica reale" fondata sulla geotermia, ma Piancastagnaio non è da meno. È un paese reale, che cambia e si rinnova partendo da ciò che da secoli lo caratterizza: il calore naturalmente presente nel sottosuolo.

Qui il calore della geotermia scalda case, scuole e strutture pubbliche; sostiene il distretto manifatturiero della Val di Paglia, con la pelletteria di lusso come settore trainante; si intreccia con progetti innovativi come le Comunità energetiche rinnovabili (Cer), che nascono da fotovoltaico e altre fonti distribuite, ma trovano forza in un territorio già abituato a pensare l’energia come bene collettivo; accompagna le sperimentazioni sulla cattura della CO₂, sviluppate da Enel green power insieme a Nippon gases, tra le più avanzate in Europa.

A Piancastagnaio il calore non è solo un fenomeno naturale: è infrastruttura, con reti di teleriscaldamento che riducono costi e consumi; è sviluppo economico, perché rende competitive le imprese locali; è coesione sociale, grazie alle Cer che distribuiscono i benefici energetici tra famiglie, aziende e istituzioni; è ricerca globale, perché lega un piccolo centro dell’Amiata alle sfide mondiali della crisi climatica.

In questo contesto, il centro storico di Piancastagnaio testimonia la stratificazione del paese: la Rocca Aldobrandesca e le mura medievali convivono con lo sviluppo seicentesco, fatto di palazzi, chiese e nuovi assetti urbani. Oggi questa storia si intreccia con una nuova dimensione: l’energia. Le centrali geotermiche, i laboratori tecnologici, le aziende manifatturiere e le reti di comunità costruiscono un’identità che tiene insieme passato e futuro.

Piancastagnaio non è un museo a cielo aperto, ma un laboratorio vivo della transizione giusta: mostra come un paese delle aree interne possa trasformare il calore del sottosuolo in benessere, lavoro e innovazione. Il calore geotermico, che da secoli emerge dalla terra, è oggi il motore di una comunità che non immagina l’utopia: la realizza ogni giorno.

di Franco Capocchi, sindaco di Piancastagnaio

comune piancastagnaio

Redazione Greenreport

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