Skip to main content

A Montespertoli altri 2 mln di euro per l’economia circolare, al via i lavori per l’Ecocentro

Perra (Plures): «Sarà una struttura moderna, sicura e funzionale, pensata per aiutare i cittadini a differenziare meglio e di più»
 |  Toscana

A Montespertoli, piccolo Comune fiorentino adagiato nel sontuoso paesaggio delle colline del Chianti, partiranno lunedì 22 settembre – in via di Botinaccio – i lavori per la realizzazione del nuovo Ecocentro di Plures Alia, la Mutiutility interamente pubblica per i servizi pubblici locali della Toscana, che ha in carico la gestione dell’igiene urbana nell’area centrale della regione.

La nuova struttura, che prevede un investimento di circa due milioni di euro e che verrà aperta al pubblico entro marzo 2027, sostituirà il precedente centro di raccolta, demolito per consentire la costruzione del nuovo impianto di trattamento dei rifiuti organici.

«Con questo investimento – spiega Lorenzo Perra, presidente di Plures – confermiamo l’impegno dell’azienda a favore della sostenibilità e della cura dei territori. L’Ecocentro di Montespertoli sarà una struttura moderna, sicura e funzionale, pensata per aiutare i cittadini a differenziare meglio e di più, nell’ottica di un’economia sempre più circolare. Qui a Montespertoli già è stato realizzato il nuovo biodigestore di Casa Sartori, infrastruttura all’avanguardia che trasforma la frazione organica dei rifiuti in biometano e compost, permettendo alla Toscana l’autosufficienza nel trattamento dei rifiuti organici. Il nuovo Ecocentro non è dunque un’opera isolata, ma parte di una strategia complessiva che mette al centro la sostenibilità, la qualità del servizio e il rapporto diretto con i cittadini».

Il biodigestore di Casa Sartori, inaugurato questa primavera, è già motivo d’orgoglio per la cittadinanza locale: un esempio concreto di Pimby (Please in my back yard), l’esatto contrario delle sindromi Nimby (non nel mio giardino) e Nimto (non nel mio mandato elettorale) che in tutta Italia frenano la realizzazione degli impianti necessari alla transizione ecologica.

S’inserisce in questo solco anche il nuovo Ecocentro, che occuperà un’area di oltre 3.100 metri quadrati di proprietà di Alia e sarà organizzato per garantire maggiore sicurezza, funzionalità e facilità di utilizzo per i cittadini. Più nel dettaglio, l’Ecocentro sarà presidiato da operatori qualificati e ospiterà:

  • aree per i rifiuti non pericolosi da avviare a recupero o smaltimento, come ingombranti, sfalci e potature, legno, metalli, inerti, plastica dura, cartone;
  • aree per i rifiuti pericolosi (Rup), come oli minerali e vegetali esausti, accumulatori al piombo, vernici e solventi, farmaci, Raee (rifiuti elettrici ed elettronici), che saranno stoccati in appositi locali chiusi e sicuri;
  • cassoni scarrabili e press-container per ottimizzare la raccolta e il trasporto, con sistemi di chiusura per proteggere i materiali dagli agenti atmosferici;
  • due pese (una a ponte per veicoli e una di piccole dimensioni) per registrare i conferimenti e supportare la tariffazione puntuale.

Sono previsti anche spazi di servizio: un edificio per info-point, uffici, spogliatoi e servizi igienici per il personale, e un secondo edificio a supporto delle attività del centro. L’accesso sarà regolato da cancelli carrabili e pedonali, con sistemi di apertura automatizzata, e l’area sarà dotata di illuminazione, videosorveglianza e segnaletica informativa con le modalità di conferimento.

Il nuovo Ecocentro rappresenterà un punto di riferimento per i cittadini di Montespertoli, semplificando il conferimento dei rifiuti e incentivando la raccolta differenziata di qualità. La sua posizione, facilmente raggiungibile, contribuirà inoltre a ridurre l’impatto ambientale legato agli spostamenti.

 

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.