Il Tar dice no alla “gestione autonoma” del Comune di Lucca per il servizio idrico integrato
Il Comune di Lucca è l’unico in Toscana ad avere una società di gestione del servizio idrico integrato (Geal) limitata al solo territorio comunale, e da oltre un anno l’Autorità idrica toscana (Ait) ha avviato il percorso per un nuovo affidamento verso Gaia, il gestore che già che copre le aree di Massa Carrara, Lucca, Pistoia e le zone della Versilia Garfagnana e Lunigiana.
Adesso il Tar Toscana ha rigettato la richiesta di sospensione cautelare presentata dal Comune di Lucca contro il provvedimento di diniego di Ait, ovvero l’ente pubblico rappresentativo di tutti i Comuni toscani che guida le funzioni di programmazione, organizzazione e controllo sull'attività di gestione del servizio idrico integrato.
Il no del tribunale regionale alla salvaguardia della gestione autonoma del servizio idrico integrato del Comune di Lucca è arrivato dopo che Ait aveva svolto un’approfondita analisi della situazione delle risorse idriche lucchesi e della complessiva gestione del servizio. Il collegio giudicante non ha ravvisato la fondatezza del ricorso cautelare del Comune e lo ha condannato pure al pagamento delle spese processuali (evento raro in questi casi, che qualifica il diniego).
Il Tar ha poi fissato l'udienza di merito per marzo 2026. Entro questa data sarà pubblicata, con ogni probabilità, anche la sentenza del Consiglio di Stato, relativa alla legittimazione del Comune, dell’istanza di salvaguardia per il mantenimento o meno del servizio idrico in capo a Geal. Questo in seguito all'udienza che si terrà il 20 novembre.
Qualora la sentenza del Consiglio di Stato fosse ugualmente favorevole ad Ait, inciderebbe in maniera determinante su tutto il contenzioso pendente, compreso quello su cui oggi il Tar Toscana ha espresso una prima pronuncia, dando il via libera alla gestione di ambito interna a Gaia anche per il Comune di Lucca.