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Il Governo ha prorogato lo stato d’emergenza per l’alluvione in Toscana dell’autunno 2023

Giani: «Come avevamo detto proprio in questi giorni la proroga era indispensabile». Ma arriva solo fino al 31 dicembre
 |  Toscana

Come chiesto nei giorni scorsi dalla Regione Toscana, il Consiglio dei ministri con decreto ha approvato una nuova proroga dello stato di emergenza che riguarda i territori colpiti dall’alluvione dell’autunno 2023, spostando (per ora) la deadline di poche settimane: al 31 dicembre 2025.

La misura interessa le province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato, investite da fenomeni meteorologici straordinari a partire dal 2 novembre 2023, nonché le province di Massa-Carrara e Lucca, duramente colpite dalle avverse condizioni meteo registrate a partire dal 29 ottobre 2023.

«Come avevamo detto proprio in questi giorni la proroga era indispensabile; lo stato di emergenza – spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani – è ciò che ci consente di attivare e seguire procedure complesse e molto burocratiche. Abbiamo avviato interventi importanti su argini, infrastrutture e centri abitati, ma serve tempo per completarli nell’interesse di cittadini, imprese e comunità locali. Interrompere lo stato di emergenza per avviare nuove e diverse procedure – come quelle previste dal piano di ricostruzione – non sarebbe stato agevole, né nell’interesse dei cittadini».

l continuo incremento della temperatura media globale – che in Toscana avanza a velocità doppia rispetto alla media – porta con sé eventi meteo estremi più frequenti e intensi, che in Italia sono aumentati del 485% negli ultimi 10 anni, con la nostra regione sempre più esposta al continuo alternarsi di alluvioni e siccità. Dal Governo Meloni mancano però ancora all’appello gli 1,1 miliardi di euro necessari alla ricostruzione post alluvione 2023 – definita come emergenza nazionale –, necessari per dare i cittadini della Toscana un livello di sicurezza adeguato ai nuovi eventi meteo estremi, mentre la Regione continua a investire sulla difesa del suolo.

Ad oggi ammontano appena a 130 milioni di euro le risorse arrivate risorse per le opere di riduzione del rischio residuo a fronte del miliardo e oltre richiesto e 1639 ristori alle famiglie, destinati a raddoppiare da qui alla fine dell’anno. Questo a fronte di un’alluvione che si è lasciata alle spalle 8 morti e danni per almeno 2,7 miliardi di euro.

Redazione Greenreport

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