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Taglio del nastro a Firenze per “Meno rischio in Toscana – Info Point & Lab”

Nella sede di Anbi Toscana, uno spazio dedicato alla gestione del rischio idraulico
 |  Toscana

Un nuovo luogo di riferimento sul territorio per informarsi, sperimentare e comprendere come nasce il rischio idraulico e come è possibile ridurlo ma anche promuovere una maggiore consapevolezza sui temi della prevenzione e dell’adattamento climatico. È stato inaugurato questa mattina nella sede di Anbi Toscana a Firenze (viale della Toscana 21) il nuovo “Meno rischio in Toscana – Info Point & Lab”, spazio dedicato alla sensibilizzazione e all’informazione sui temi del rischio idraulico e idrogeologico.

«La Regione deve riuscire a mettere insieme tutti i soggetti, Consorzi di Bonifica, Autorità di Bacino, Province, Comuni, perché ai cittadini non interessano le sigle, interessa che il nostro territorio sia più sicuro - ha detto Bernard Dika, sottosegretario alla Presidenza della Regione Toscana -. Per questo l’impegno dei Consorzi di bonifica non rappresenta un costo ma un investimento e una priorità per il governo regionale. Dobbiamo anche promuovere la cultura della prevenzione del rischio insegnando alle ragazze e ai ragazzi cosa che può aiutarci a fare una grande rivoluzione. È vero che i giovani sono spugne degli adulti ma è vero anche il contrario: spesso gli adulti cambiano le loro abitudini grazie ai consigli e alle richieste che arrivano dai figli e nipoti. Per questo partiamo con un percorso di educazione che punta a cambiare in meglio la cultura della prevenzione».

«Avere un punto informativo come questo è importantissimo – ha detto la presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Stefania Saccardi - proprio per informare i cittadini sui provvedimenti da prendere e i comportamenti corretti da adottare in caso di rischio e su come valutare una potenziale situazione di pericolo nell’ambito di un evento impattante dal punto di vista idrogeologico. Il cambiamento climatico è ormai una realtà, sempre più spesso ci troviamo a gestire eventi climatici estremi: è quindi giusto che i cittadini sappiano quando preoccuparsi e come reagire».

«È importante aver reso strutturale l’esperienza di Meno rischio in Toscana – afferma Paolo Masetti, presidente di Anbi Toscana -. Un percorso che ci ha visto in prima linea perché crediamo fermamente nell’importanza di affrontare il tema del rischio idraulico, dei cambiamenti climatici e di quanto necessario per mitigarne gli effetti. Riusciremo a essere efficaci in questo impegno solo con una risposta corale del sistema, esattamente l’approccio che sta alla base di Meno Rischio.  Un impegno da portare avanti lavorando tutti a stretto contatto e contestualmente rivolgendosi ai cittadini, a partire dalle giovani generazioni, per renderli consapevoli del rischio e quindi più capaci di affrontare il futuro».

«La nostra quotidianità è ormai scandita da periodi in cui ci troviamo a dover gestire grandi quantità d’acqua e altri in cui ne registriamo la totale assenza: ecco quindi che tenere alta l’attenzione sul tema è fondamentale – aggiunge Fabio Zappalorti direttore di Anbi Toscana -. Per questo l’info point che ospitiamo nella nostra sede è importante; rende manifesta la nostra consapevolezza della necessità di fare rete per affrontare le situazioni di criticità e per lavorare in prevenzione».

«Una gestione del rischio si ottiene attraverso la manutenzione, che va di pari passo con la prevenzione – sottolinea Gaia Checcucci segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Settentrionale -. In questo il ruolo del Consorzio è centrale. A ciò si aggiunge l’importanza di informare e sensibilizzare, obiettivi che ci vedono pienamente coinvolti a fianco dei Consorzi di bonifica e della Regione sia attraverso i progetti educativi e le fasi di consultazione dei nostri piani di bacino che grazie alla campagna “Meno rischio in Toscana”».

Dopo la presentazione del progetto e il nastro, alla presenza anche di Giovanni Massini, direttore della direzione difesa del suolo e Protezione civile della Regione Toscana, la mattinata è proseguita con una visita agli spazi del point e con una serie di dimostrazioni tecniche. In programma anche un laboratorio con “EmRiver2 stream table”, plastico innovativo che riproduce il comportamento di un fiume, del suo bacino idrografico e delle dinamiche fluviali connesse.

L’iniziativa suggella i risultati del percorso di comunicazione e formazione partecipata “Meno rischio in Toscana – Nuove soluzioni contro alluvioni e frane” promosso dalla Regione Toscana. Ha coinvolto enti locali, associazioni di categoria e ordini professionali, ma a cui hanno preso parte anche 14 scuole, si è svolto da marzo a giugno scorsi, con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione e la gestione del rischio idraulico e idrogeologico nel territorio regionale. Un’urgenza determinata dai cambiamenti climatici in atto, recepita dai numerosi partecipanti.

Redazione Greenreport

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