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Rifiuti, ecco quanto costa la Tari agli utenti domestici della Toscana

Per una famiglia toscana la Tari costa più della media italiana. Ma il rapporto Cittadinanza Attiva ci dice che ci sono grandi differenze tra i diversi Comuni: dipendono dal costo globale del servizio, dalla quantità di rifiuti prodotti per abitante e dalla percentuale di raccolta differenziata
 |  Toscana

Cittadinanza Attiva pubblica come ogni anno il Rapporto sul costo della TARI per le famiglie nei Comuni capoluogo di provincia italiani. Un calcolo basato sui valori desumibili dalle delibere TARI di ciascun comune (quota fissa e quota variabile), applicate ad una famiglia “media” di 3 persone che occupano una abitazione di 100 mq.

Il valore medio di costo in Toscana nel 2025 è pari a 397 euro per famiglia, era 375 nel 2024 con un aumento del 5,9% superiore quindi alla inflazione. Un valore superiore alla media nazionale (340 nel 2025, 329 nel 2024) ed anche della media del Centro Italia (364 nel 2025 346 nel 2024).

Tari 25

Tari 24

aumento %

Arezzo

404

385

4,9%

Carrara

440

413

6,5%

Firenze

312

299

4,3%

Grosseto

419

399

5,0%

Livorno

386

352

9,7%

Lucca

337

323

4,3%

Massa

428

415

3,1%

Pisa

557

512

8,8%

Pistoia

473

448

5,6%

Prato

365

336

8,6%

Siena

250

222

12,6%

Media

397

375

5,9%

La variazione dei valori economici nei singoli comuni varia molto intorno alla media, passando da un minimo di 250 (Siena) ad un massimo di 557 (Pisa), quindi una forbice con un rapporto superiore a 1 a 2. Il Comune di Pisa si colloca nella top ten dei 10 comuni italiani più costosi, mentre Siena esce di poco dall’elenco dei 10 comuni più economici (era decima nel 2024). Siena, Livorno, Pisa, Carrara e Prato occupano posizioni di vetta nella classifica dei comuni italiani che di più hanno incrementato la TARI nell’ultimo anno. 

Sbandati tari toscana            .

Da cosa dipende questa variazione cosi ampia di valori da una città all’altra?

Vediamo qualche ipotesi.

Vediamo in che rapporto sta il costo della TARI per una utenza domestica con il costo ad abitante della gestione dei rifiuti urbani recuperabile dal Catasto rifiuti di Ispra (dato 2023). Va ricordato che i due dati sono collegati solo indirettamente: infatti il costo ad abitante calcolato da Ispra è calcolato dividendo il costo totale della gestione dei rifiuti urbani per il numero di abitanti residenti. Quindi non considera fluttuanti e turisti ed include il costo per la gestione dei rifiuti degli utenti non domestici.

Comunque in effetti il Comune di Pisa presenta un costo ad abitante molto superiore alla media delle altre città e questo determina quindi anche un maggiore impatto sulle utenze domestiche. Una piccola città per numero di abitanti, con un grande impatto di turisti e fuori sede, causa dell’altro costo. Curioso invece che il comune di Grosseto con il costo ad abitante più basso, ha un costo tari superiore alla media regionale.

Tari 25

Costo totale ad abitante

Pisa

557

411

Firenze

312

287

Massa

428

272

Siena

250

260

Pistoia

473

254

Lucca

337

244

Prato

365

242

Carrara

440

238

Livorno

386

230

Grosseto

419

222

Arezzo

404

218

Il costo della TARI ad utenza domestica è sensibile alla produzione procapite di rifiuti ? In effetti di nuovo il Comune di Pisa conferma una correlazione con un valore di kg/ab/anno molto superiore alla media e quindi un valore della tari per famiglia e del costo ad abitante proporzionalmente collegato.

Tari 25

kg/ab/anno

Costo totale ad abitante

Pisa

557

788

411

Massa

428

672

272

Lucca

337

642

244

Firenze

312

619

287

Siena

250

600

260

Carrara

440

593

238

Arezzo

404

589

218

Grosseto

419

585

222

Prato

365

569

242

Livorno

386

539

230

Pistoia

473

522

254

Infine il costo della Tari a famiglia è collegato al tasso di raccolta differenziata ? La correlazione c’è ma con qualche eccezione. Il Comune con la migliore percentuale di raccolta differenziata (Lucca) ha un valore della tari basso, ma non è il più basso. Il Comune con la percentuale più bassa (Pistoia) presenta il costo tari a famiglia più altro dopo il “caso” di Pisa. 

Tari 25

%RD

Costo totale ad abitante

Pistoia

473

52,6%

254

Firenze

312

55,6%

287

Arezzo

404

57,4%

218

Livorno

386

61,6%

230

Siena

250

62,3%

260

Carrara

440

63,0%

238

Pisa

557

64,1%

411

Grosseto

419

65,3%

222

Massa

428

69,8%

272

Prato

365

70,8%

242

Lucca

337

81,5%

244

Insomma le cose tornano abbastanza. Il costo per una famiglia deriva dal costo del servizio, il quale è influenzato dal quantitativo di rifiuti da gestire, e dal tasso di raccolta differenziata.

Servirebbe un ultimo dato per capire la classifica: la percentuale di ripartizione del costo totale fra utenze domestiche e non domestiche, che ogni comune decide prima di procedere a tutti i calcoli tariffari. Una decisione che stabilisce un eventuale sussidio fra utenze non donestiche e domestiche e che viene applicato in modo molto diverso da parte dei singoli comuni, pur all’interno di range stabiliti dalla legge.

Andrea Sbandati

Andrea Sbandati è senior advisor di Confservizi Cispel Toscana (l’Associazione regionale delle imprese di servizio pubblico), dopo esserne stato Direttore fino a novembre 2024. È esperto senior nella regolazione economica della gestione dei rifiuti urbani e dei servizi idrici (sistemi tariffari, piani industriali, benchmark), come nella organizzazione dei servizi pubblici locali (acqua, rifiuti, trasporti, energia, altro). Ricercatore senior nel campo della gestione dei rifiuti e dell'acqua, docente in Master di specializzazione nella regolazione economica dei servizi ambientali locali (Sant'Anna, Turin school of regulation). Da venti anni coordinatore ed esperto di progetti di assistenza tecnica e cooperazione internazionale nei servizi pubblici locali (Medio Oriente, Africa, Sud America).