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Accordo del Cuoio, da Acque 27 mln di euro per una nuova condotta fognaria da Empoli a San Miniato

Perini: «Questo collegamento rappresenta un’opera strategica, un salto di qualità nella gestione dei reflui civili nel nostro territorio»
 |  Toscana

La partecipata a maggioranza pubblica Acque spa, che sotto il cappello dell’Autorità idrica toscana (Ait) ha in carico la gestione del servizio nel Basso Valdarno, ha presentato oggi un investimento da 27 milioni di euro per realizzare nuova condotta fognaria tra il depuratore di Pagnana, nel comune di Empoli, e il depuratore Cuoiodepur di Ponte a Egola, nel comune di San Miniato: un’opera propedeutica alla dismissione dell’impianto di Acque e al conseguente trattamento dei reflui civili dell’area urbana dell’Empolese presso l’impianto consortile sanminiatese. Il progetto rientra nel cosiddetto “Accordo del Cuoio”, disegno da oltre 200 milioni di euro che punta a riorganizzare i sistemi fognari e depurativi nel territorio gestito da Acque.

«Alle spalle di questo progetto c’è un lavoro durato anni: l’Accordo del Cuoio è tra le iniziative più rilevanti a livello regionale e quest’opera, insieme al Tubone, ne costituisce un tassello cruciale. Una volta a regime sposteremo circa 15 milioni di metri cubi all’anno. Parliamo di un investimento imponente su un tema spesso “invisibile”, ma decisivo anche per rispondere alle normative europee», spiega il presidente di Acque, Simone Millozzi.

Il collegamento tra gli impianti di Pagnana e Cuoiodepur si inserisce infatti nelle attività dell’Accordo del Cuoio mirate a riorganizzare i sistemi fognari e depurativi del Basso Valdarno, dell’Empolese-Valdelsa e della Valdinievole. «Il primo protocollo che ha dato origine all’Accordo del Cuoio – ricorda nel merito il direttore generale di Ait, Alessandro Mazzei – risale al 2004 ed era, per l’epoca, decisamente visionario: riuniva oltre dieci firmatari. In questi vent’anni ci sono stati momenti in cui sembrava difficile arrivare al traguardo, ma oggi siamo a poche settimane dalla conclusione del Tubone e all’avvio di un nuovo progetto fondamentale. È la dimostrazione che la perseveranza paga».

Più nel dettaglio, i lavori consistono nella costruzione di due collettori fognari in pressione, realizzati in ghisa sferoidale e disposti in parallelo. Il tracciato delle due tubazioni si articolerà per oltre 13 chilometri lungo la zona pianeggiante a sud dell’Arno (per un totale quindi di 26 chilometri di nuove condotte), tra i comuni di Empoli, Fucecchio e San Miniato, principalmente su terreni di campagna. Saranno posate utilizzando diverse tecniche, tra cui il tradizionale metodo dello spingitubo, il microtunnelling e la più avanzata trivellazione orizzontale controllata (Toc) che permette di installare le tubazioni nel sottosuolo senza ricorrere a sistemi di scavo a cielo aperto, utile in particolare per l’attraversamento di strade e torrenti. I reflui civili che oggi arrivano al depuratore di Pagnana saranno “spinti” verso l’impianto Cuoiodepur tramite una nuova centrale di sollevamento, composta da due sollevamenti “indipendenti”: da qui partiranno le due condotte, con diametro rispettivamente di 500 e 400 millimetri. I lavori sono stati affidati nel novembre scorso e proprio in questi giorni sono iniziate le operazioni preliminari con i saggi archeologici. La conclusione è prevista per la fine del 2027.

«Questo collegamento rappresenta un’opera strategica, un salto di qualità nella gestione dei reflui civili nel nostro territorio – conclude Nicola Perini, presidente della Confservizi Cispel Toscana oltre che di Publiacqua – Non è solo un investimento infrastrutturale, ma una scelta di sistema che, aumenta l’efficienza del servizio e rafforza la sostenibilità ambientale. Un progetto che conferma la solidità del modello toscano e la capacità del gestore di programmare e innovare guardando al futuro».

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Redazione Greenreport

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