
Isola d’Elba: bene per la raccolta differenziata al 65%, male per dispersione idrica e consumo di suolo

L’indice di sostenibilità è sopra la media nazionale, ferma a un non esaltante 46,8%, ma la transizione ecologica nelle isole minori è una sfida ancora da vincere anche nell’Arcipelago Toscano. Le isole della Toscana, come il Giglio e Capraia, hanno raggiunto un indice che per l’isola d’Elba è del 49%, per Capraia e il Giglio del 48%, nonostante ci sia ancora tanto da fare.
Il rapporto “Isole Sostenibili 2025”, frutto del lavoro dell’Osservatorio Isole Sostenibili, è stato presentato oggi a Napoli da Legambiente e Cnr-Iia evidenziando tutte le luci e tutte le ombre a livello nazionale. A livello toscano, l’arcipelago riscontra dati leggermente superiori alla media, fermi comunque tra il 48 e il 49%. Non mancano percentuali ben superiori, ma sono rare.
L’Isola d’Elba è una delle 4 isole italiane che supera il 65% di raccolta indifferenziata (66,06%), ma resta lontana da Favignana che nel 2023 ha raggiunto l’85%. Molto più indietro Capraia (42,12%) e Giglio (28,41%), ultima in classifica. Se l’ultimo anno il consumo di suolo è pari a zero a Capraia, all’Elba sono stati cementificati e asfaltati 4,06 ettari, record tra le isole italiane, il tutto mentre il rischio idrogeologico colpisce tutte le isole abitate della Toscana. Come è successo con le inondazioni all’isola d’Elba, lo scorso 14 febbraio.
Capraia ha problemi anche con l’acqua, visto che la dispersione idrica raggiunge il 57%, male anche l’Elba con il 46%, mentre è ottimo il risultato del Giglio con l’8%. Nonostante un quadro abbastanza mediocre su questi aspetti, la transizione energetica registra alcuni passi avanti con l’ormai consolidato uso del biodiesel per produrre energia a Capraia. Tuttavia, il biodiesel è importato e quindi non completamente a emissioni zero e l’Isola di Capraia può senz’altro ancora aumentare la propria sostenibilità in tema di energia.
C’è poi la piccola isola carcere di Gorgona, alla quale viene dedicata una scheda a parte per i progetti attuati e in corso di risparmio idrico ed energetico. Ma il Giglio si ferma a 62,58 KW di energia rinnovabile, pari a soltanto l’8,94% dell’obiettivo ministeriale e Capraia è ultima in classifica. Il record di solare fotovoltaico installato nel 2023 nelle isole minori italiane spetta all’Elba con 7815 KW e nel 2024/25 questo trend è continuato, mentre si progettano Comunità energetiche rinnovabili, ma si tratta di un dato ancora fortemente insufficiente rispetto alle potenzialità dell’Elba e delle altre isole.
I dati sono ancora sconfortanti, sottolinea Legambiente Toscana, per quanto riguarda il solare termico. L’eolico a mare resta per ora solo un progetto. L’auto fa ancora la parte del leone nella mobilità all’Isola d’Elba (23.039 auto, 74 auto/100 ab.) che continua ad avere grossi problemi con il trasporto pubblico marittimo e terrestre. Inoltre, mentre si parla di sostenibilità, il 49% del parco auto elbano è di inferiore all’Euro 5, dato comunque migliore che nelle altre isole minori.
«Si tratta di un quadro in evoluzione, ma ancora troppo lenta e con troppi progetti green che partono e si arenano sia all’Elba che a Giglio e Capraia. La frammentazione amministrativa dell’Arcipelago Toscano in 10 Comuni (compreso Livorno per Gorgona), rende molto difficile dar seguito a politiche ambientali ed energetiche che dovrebbero essere di comprensorio e Arcipelago», sottolinea Umberto Mazzantini, responsabile mare Legambiente Toscana. «Inoltre, le politiche di sostenibilità – spesso declamate – non sembrano davvero una preoccupazione per molti amministratori locali. Bisognerebbe correre e invece stiamo, quando va bene, facendo piccoli passi, scavalcati anche da altre isole che prima ci seguivano. Con questo ritmo l’Arcipelago rischia di diventare un posto dove i turisti del nord Europa vengono a vedere come si viveva e si produceva energia prima della nuova rivoluzione energetica e della sostenibilità ambientale. Peccato, perché le risorse e le occasioni non mancano, bisognerebbe utilizzarle e saperle cogliere».
