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Ultime news da "Inquinamenti e disinquinamenti"

15 Set, 2025
Lo stop al combustibile fossile non andrà ad accelerare le rinnovabili per via del pasticcio combinato dall’esecutivo con le norme sulle aree idonee. La sicurezza energetica dell’Isola verrà garantita «grazie all’utilizzo di terminali di rigassificazione, Unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione e reti locali»
Addio carbone in Sardegna? Forse, e con tempi non proprio rapidissimi. Ma intanto, invece, una certezza c’è: sull’Isola le rinnovabili continuano a essere osteggiate, e quello che si guadagna in minori emissioni per la graduale chiusura delle inquinanti centrali viene annullato dalle ulteriori quote di gas dirottate verso le coste sarde. I fatti sono questi: dopo mesi di braccio di ferro sulle aree idonee per nuovi impianti eolici e solari, dopo diversi pronunciamenti giuridici e dopo svariate conferme di quanto sia miope bloccare la strada a turbine e pannelli fotovoltaici, il governo ha me…

15 Set, 2025
La stima è che quelle ancora incagliate nei fondali dell’Isola siano quasi 5 mila. L’iniziativa è promossa dall’associazione Blue Life in collaborazione con enti locali e Università di Cagliari. Il problema delle nasse perse o dismesse è di dimensioni globali. Il Ghost Gear Report del Wwf segnala che ogni anno tra le 500 mila e un milione di tonnellate di attrezzature da pesca fantasma finiscono negli oceani
L’iniziativa era stata annunciata all’inizio dell’estate e ora, con il cambio di stagione alle porte, viene comunicato il risultato delle operazioni svolte in Sardegna: nel corso di paio di mesi sono state recuperate dal mare circa 600 reti da pesca abbandonate, perse o dismesse. Un buon risultato, ma che viene accompagnato dai promotori dell’impresa da un altro dato: la stima è che quelle ancora incagliate nei fondali dell’Isola siano quasi 5 mila. Il titolo del progetto è “Fishing for the Planet”, è nato nel 2021 ed è promosso in Sardegna dall'associazione Asd Blue Life. Il problema affron…

15 Set, 2025
Si è svolto ieri a Desenzano del Garda l’appuntamento inaugurale della partnership siglata da Wwf Italia e Lidl Italia. L’iniziativa ha come obiettivo la tutela degli ecosistemi di acqua dolce e ripulire, nei mesi di settembre e ottobre, 50 fra tratti di fiumi e laghi, 8 fondali e 2 tratti di costa italiana
Per una giornata, ieri, le rive e anche i fondali di Desenzano del Garda sono stati un cantiere di cittadinanza attiva: circa 100 volontari e volontarie hanno raccolto rifiuti abbandonati lungo il litorale, mentre 12 subacquei e 8 apneisti si sono immersi per bonificare in profondità e riportare alla luce i rifiuti sommersi nelle acque del porto cittadino. L’evento segna l’avvio della partnership fra Wwf Italia e Lidl Italia su “Adopt Rivers and Lakes”, il progetto di citizen science del Panda che ha come obiettivo la tutela degli ecosistemi di acqua dolce attraverso iniziative organizzate di…

14 Set, 2025
Uno studio traccia per tre anni il movimento delle microplastiche e individua nei fiumi la principale fonte di inquinamento, con ricadute dirette sulla salute umana e sugli ecosistemi marini
Il Golfo del Messico sta affrontando una minaccia crescente dall’inquinamento da microplastiche con un nuovo studio che rivela come queste particelle si stiano accumulando in aree cruciali per la vita marina, comprese tartarughe marine, red snapper e delfini. Lo studio, pubblicato sulla rivista npj Ocean Sustainability, dimostra come la modellistica computerizzata possa mappare con una precisione senza precedenti i movimenti e l’impatto di questi inquinanti. La ricerca, che vede la scienziata del CMCC Annalisa Bracco come co-autrice, ha utilizzato modelli numeri…

9 Set, 2025
Il dato è evidenziato nell’ultimo bollettino dell’Organizzazione meteorologica mondiale: i boschi in fiamme del 2024 provocato un aumento dei livelli delle polveri sottili in Canada, Siberia, Africa centrale e soprattutto nella regione amazzonica
Siccità e alte temperature hanno alimentato nel corso dello scorso anno una serie di incendi devastanti. E il prezzo pagato non è solo in termini di perdita di biodiversità e di danni alla salute umana. Un nuovo rapporto dell’Organizzazione metereologica mondiale (World meteorological organization, Wmo) ora fa luce su un fattore finora rimasto nell’ombra: boschi e foreste in fiamme peggiorano la qualità dell’aria anche a migliaia di kilometri di distanza, facendo aumentare soprattutto i livelli di polveri sottili. Il bollettino è ampio e tocca diverse tematiche, ma in particolare traccia la c…

5 Set, 2025
Affidato ancora una volta a Castalia il servizio nazionale di antinquinamento marino, col 30% di navi in meno
Il nuovo contratto “Castalia”, in vigore dal 1° settembre e concertato col ministero dell’Ambiente (Mase) vede la luce dopo un tormentato iter, conseguente a una proroga del precedente contratto, stipulato nel dicembre del  2022, che trae origine da una situazione d’incertezza così riassunta: la società consortile Castalia, che da oltre trent’anni continuativi (di fatto, una sorta di monopolio) gestisce il servizio nazionale di antinquinamento marino, si è aggiudicata la gara pubblica da 41,78 milioni di euro, dopo che la precedente gara pubblica (ad evidenza comunitaria), bandita nell’o…

5 Set, 2025
Dal traffico illecito all’omessa bonifica, il decreto rafforza l’arsenale punitivo ma apre a dubbi applicativi: se non accompagnato da chiarezza normativa e da un disegno sistematico di prevenzione, rischia di produrre ulteriore disorientamento
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’8 agosto 2025 è entrato in vigore il decreto-legge 116, ribattezzato “Terra dei fuochi”. Il provvedimento nasce dall’urgenza di dare esecuzione alla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo del gennaio scorso, che ha censurato l’Italia per l’insufficienza delle misure a tutela della popolazione esposta ai roghi tossici e agli sversamenti illegali, e dalla necessità di recepire in anticipo i contenuti della nuova direttiva europea 2024/1203 in materia di tutela penale dell’ambiente. Il decreto agisce su più fronti. Sul piano penale…

4 Set, 2025
Il report di Legambiente segnala +9,2% per le illegalità accertate e +21,4% (44.690) illeciti amministrativi. La media è di 9,5 violazioni per km, una ogni 105 metri. Il 41,2% degli illeciti penali è legato al cemento
Colate di cemento illegale e inquinamento. Ma non solo. Gestione illecita di rifiuti, pesca di frodo, violazioni del Codice di navigazione anche nelle aree protette: il 2024 è stato un anno terribile per le coste e i mari italiani, con un boom di illegalità che fa arretrare i già tristi record registrati negli anni passati. Nel 2024, denuncia Legambiente nel report “Mare Monstrum” 2025, sono stati ben 25.063 i reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, +9,2% rispetto al 2023, di cui 12.663 (il 50,5%) nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa. In particol…