
La Toscana fa scuola sull’economia circolare: Conai e Anci in vista a Casa Sartori e Revet

La Toscana si conferma laboratorio di buone pratiche sull’economia circolare, in grado di tracciare la rotta per migliorare le policy di settore in tutta Italia. Per questo la II edizione del seminario itinerante “Si accettano rifiuti” – organizzato da Anci, Anci Toscana, Fondazione Alessia Ballini, Revet e Conai – ha fatto tappa prima a Casa Sartori (Montespertoli) e poi a Pontedera, dove hanno sede gli impianti Revet.
Durante la mattinata una trentina di rappresentanti di vari Comuni e amministrazioni non solo toscane, accompagnati dal direttore di Anci Toscana, Simone Gheri, dopo i saluti del sindaco di Montespertoli, Alessio Mugnaini, e di Giuseppe Meduri, direttore Relazioni Esterne e Comunicazione di Alia Multiutility, hanno avuto modo di confrontarsi sui processi di riciclo e sugli strumenti per sostenere l’economia circolare, sulle opportunità di finanziamento e di supporto tecnico fornite da Anci e dai consorzi di filiera, sulla qualità delle raccolte differenziate, ascoltando gli interventi di Carmelina Cicchiello, responsabile del ciclo integrato dei rifiuti di Anci, Ruben Cheli, direttore Upi Toscana, Francesco Iacotucci, coordinatore struttura tecnica Anci-Conai, e Alberto Bellini coordinatore scientifico progetto Anci-Conai formazione.
Prima della visita finale all’impianto di Casa Sartori, che produce biometano e compost dai rifiuti organici derivanti dalla raccolta differenziata dei cittadini serviti da Alia, a spiegare nei dettagli il suo funzionamento è stato Francesco Tiezzi, direttore Area Impianti di Alia Multiutility.
Da discarica a Ecocentro a polo più innovativo dell’Italia centrale per la valorizzazione dei rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata. È questa la parabola di Casa Sartori, il polo dell'economia circolare in carico a Alia Multiutility – il gestore unico e interamente pubblico dei servizi d’igiene urbana nella Toscana centrale – nel Comune di Montespertoli, che questa primavera ha aperto per la prima volta le porte ai cittadini mostrandosi nella sua nuova veste, accompagnato dalle telecamere di greenreport.
Poi la delegazione di amministratori e rappresentanti dei vari Comuni ha avuto modo, nel pomeriggio, di visitare anche l’impianto di Revet, che si occupa di riciclo degli imballaggi in plastica, alluminio, acciaio e tetrapak a Pontedera, in compagnia dell’amministratore delegato Alessia Scappini.
Vale la pena ricordare che la partecipata pubblica (con Alia Multiutility come socio di maggioranza) con base a Pontedera che rappresenta l’hub del riciclo più importante dell’Italia centro meridionale: serve circa 200 Comuni e oltre l’80% della popolazione toscana, e già oggi è in grado di portare a nuova vita la frazione delle plastiche più difficile da riciclare meccanicamente, ovvero da quegli imballaggi misti e flessibili, spesso compostiti, chiamati plasmix (in altre parole, il 70% circa degli imballaggi plastici di cui si compone la raccolta differenziata toscana).
