
Dall’ondata di calore in corso in Europa attesi fino a 4.500 morti in 4 giorni

L’ondata di calore che sta attraversando l’Europa, con 46°C toccati nella regione spagnola di Huelva – e molte città italiane attorno ai 40 gradi, Firenze compresa – sta mettendo a serio rischio la salute dei più fragili e non solo, come mostra da ultimo il decesso in cantiere avvenuto ieri per un 47enne a Bologna.
«Non è più una questione se avremo un'ondata di calore, ma quante ne sperimenteremo quest'anno e quanto dureranno», osserva nel merito Marisol Yglesias Gonzalez, responsabile tecnico per i cambiamenti climatici e la salute presso l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) a Bonn.
In base alle stime elaborate da Pierre Masselot, statistico della London School of Hygiene and Tropical Medicine e riportate dallo scienziato a Politico, potrebbe causare oltre 4.500 decessi in eccesso tra il 30 giugno e il 3 luglio. I Paesi che probabilmente registreranno i tassi di mortalità più elevati sono Italia, Croazia, Slovenia e Lussemburgo, e i giorni peggiori saranno probabilmente oggi e domani. Ma l’emergenza non si chiuderà con questa settimana.
L’Oms stima che 50mila persone muoiano ogni anno in 35 Paesi della regione europea, arrivando a quota 175mila se si considerano 53 Stati che vanno dall’Islanda alla Russia.
Solo in Italia si stimano 13.318 morti per le ondate di calore che hanno colpito lo Stivale nel corso dell’estate 2022, cui se ne sono aggiunti altri 12.743 nell’estate 2023, in una continua escalation dettata dalla crisi climatica in corso. In Italia come nel resto d’Europa il riscaldamento globale corre a velocità doppia rispetto alla media internazionale, e per affrontare la crisi sanitaria in corso l’Oms ha lanciato la nuova Commissione paneuropea sul clima e la salute (Pecch), che riunisce 11 esperti di spicco guidati dall’ex prima ministra islandese, Katrín Jakobsdóttir.
«Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia seria e crescente per la salute umana», sottolinea nel merito Andrew Haines, consulente capo dell’iniziativa clima-salute dell’Oms in Europa. La nuova Commissione ha dunque il compito di fornire raccomandazioni per ridurre le emissioni, investire in strategie di adattamento che proteggano la salute, riducano le disuguaglianze e rafforzino la resilienza. Tutti parametri sui quali, purtroppo, l’Italia è in cronico ritardo.
