A Strasburgo stavolta nessuna sorpresa: il relatore della legge sul clima è un negazionista, e boccia la legge sul clima
«In qualità di relatore per il Parlamento europeo, ho presentato oggi una bocciatura alla proposta che accelererebbe il Green deal». Come denunciato per tempo, era paradossale affidare ai negazionisti del clima la proposta della Commissione Ue per ridurre del 90% le emissioni di gas serra entro il 2040. E solo un ingenuo o qualcuno che fa finta di esserlo può oggi lamentarsi di quanto fatto dal relatore del testo a Strasburgo, l’esponente del gruppo dei Patrioti, Ondřej Knotek. Come ha detto presentando formalmente la sua posizione agli altri eurodeputati e come si è vantato via social, il parlamentare della Repubblica Ceca, in qualità di relatore del testo, si è detto contrario a proseguire lungo il percorso di decarbonizzazione previsto da Bruxelles. «Il nuovo obiettivo comporterebbe un'ulteriore perdita di competitività dell'industria europea rispetto alle economie globali e renderebbe la vita delle famiglie significativamente più costosa. Nessuna grande economia al di fuori dell'Ue ha un obiettivo giuridicamente vincolante simile per il 2040. Ancora una volta l'Ue cerca di guidare un percorso nella direzione sbagliata, senza che altri la seguano».
Dopo che il gruppo di destra dei Patrioti si era assicurato in commissione Ambiente del Parlamento europeo il ruolo di relatore, i progressisti del gruppo Socialisti & Democratici avevano proposto di mettere il testo della Commissione europea su una corsia preferenziale, in modo da votarlo senza dare il tempo ai negazionisti climatici di affossarlo. Ma il Partito popolare europeo ha votato contro insieme ai settori di destra, spiegando che un testo così importante necessitava di una discussione approfondita, non poteva essere votato in tempi così stretti. E pazienza se in verità di questo taglio delle emissioni rispetto ai livelli del 1990 se ne parla da anni.
E così oggi eccoci qua, con la riprova che i Patrioti hanno preso in mano la proposta della Commissione europea semplicemente per affossarla.
Il relatore aveva tempo fino al 25 luglio per presentare il suo progetto di relazione su cui si voterà in commissione Ambiente il prossimo 23 settembre e poi in plenaria il primo ottobre. Durante il voto a settembre, sarà ancora possibile per gli eurodeputati membri della commissione Ambiente bocciare la proposta del relatore e portare in Aula un testo differente. Bisognerà vedere a quel punto come si muoveranno gli esponenti del Ppe. Partito, tra parentesi, di cui fa parte la stessa presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.