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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

30 Ott, 2025
Il testo sancisce che ogni norma deve rispettare «l’interesse delle generazioni future». Spiega Enrico Giovannini: «Con questo voto il nostro Paese fa un passo importante per legiferare meglio, mettendo il principio della sostenibilità al centro dei processi politici»
«Le leggi della Repubblica promuovono l’equità intergenerazionale anche nell’interesse delle generazioni future». È quanto si legge all’articolo 4, comma 1, del disegno di legge approvato oggi in via definitiva in Parlamento che, tra le «misure per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della normazione e deleghe al Governo per la semplificazione, il riordino e il riassetto in determinate materie», prevede anche la «Valutazione di impatto generazionale». L’ASviS sottolinea che siamo di fronte a un «traguardo storico» e a un «passo fondamentale» per attuare la Costituz…

30 Ott, 2025
Sono le previsioni dell’Ieefa sulla base del calo della domanda e dei rallentamenti nel potenziamento delle infrastrutture dedicate a questo settore: «I paesi europei che continuano a costruire o ampliare terminali Gnl rischiano di investire in infrastrutture non necessarie, dato l’accelerarsi della transizione energetica»
L’Ieefa (Institute for energy economics and financial analysis) prevede che il consumo di gas e le importazioni di Gnl in Europa diminuiranno rispettivamente del 15% e del 20% tra il 2025 e il 2030. L’istituto che si occupa di economia, finanza e politiche energetiche basa questa previsione sull’analisi dei più recenti dati ed evidenzia anche che la costruzione di terminali per il gas naturale liquefatto in Europa sta rallentando a causa della cancellazione o della chiusura di alcuni progetti da parte dei vari Paesi comunitari. Secondo i calcoli della Ieefa, diffusi con l’ultimo aggiornament…

30 Ott, 2025
La cifra è 12 volte superiore agli attuali flussi di finanziamenti pubblici internazionali per questa voce. Inoltre l’obiettivo del Patto di Glasgow sul clima di raddoppiarli a circa 40 miliardi di dollari entro il 2025 non sarà raggiunto se si mantengono le tendenze attuali
Le misure messe in campo dai governi nazionali e quelle decise su scala globale ai vertici internazionali si stanno dimostrando sempre più insufficienti, di fronte alla crisi climatica in atto. Le misure di adattamento, in particolare, non sono all’altezza della sfida, sono insufficienti e lente di fronte ai sempre più frequenti eventi meteo estremi causati dal riscaldamento globale. I finanziamenti pubblici a disposizione sono troppo pochi. E questo sta seriamente minacciando vite umane ed economie nazionali, in particolare nei Paesi in via di sviluppo. A lanciare l’allarme è il Programma d…

29 Ott, 2025
Petrelli (Oxfam): «La crisi climatica è strettamente connessa all’acuirsi delle disuguaglianze globali e ne aggrava la portata»
La 30esima Conferenza delle Parti (Cop30), ovvero il più grande evento mondiale dedicato – sotto il cappello dell’Onu – ai negoziati sui cambiamenti climatici si terrà quest’anno a Belém, in Brasile, dal 10 al 21 novembre; si tratta di un appuntamento di particolare rilievo, in quanto cade a un decennio dallo storico Accordo di Parigi sul clima. Ma in questo lasso di tempo, l'1% più ricco del mondo ha consumato più del doppio del bilancio di carbonio della metà più povera dell'umanità. È quanto emerge da un nuovo report di Oxfam, che documenta come le emissioni dagli investimenti di soli 308…

29 Ott, 2025
Greenpeace: «I Governi devono far pagare i grandi inquinatori e utilizzare i ricavi per supportare transizione energetica e sicurezza del territorio, 8 italiani su 10 sono concordi»
Negli ultimi dieci anni, dalla stipula dell’Accordo di Parigi su clima, il costo degli eventi meteo estremi – resi più frequenti e intensi dalla crisi climatica in corso, alimentata dai combustibili fossili – arriva a 5.070 miliardi di euro: una conto monstre che Greenpeace Italia ha srotolato oggi sotto forma di maxi scontrino in Piazza di Spagna, per sollecitare il Governo Meloni a inserire il principio “chi inquina paga” nella legge di Bilancio in via di definizione (che al momento non contiene niente di tutto ciò). Secondo la nuova analisi pubblicata da Greenpeace Italia sul costo social…

29 Ott, 2025
Un nuovo studio del Cmcc fa luce sull’alluvione del ’23 che ha causato vittime, sfollamenti e danni per 8,5 miliardi di euro. L’analisi dei dati storici suggerisce che le condizioni favorevoli a eventi di pioggia estrema e persistente sono aumentate negli ultimi quarant’anni
Le più devastanti sono state quelle del maggio 2023, che hanno causato vittime, sfollamenti e danni per 8,5 miliardi di euro. Ma anche successivamente l’Emilia Romagna è stata colpita da numerose alluvioni che hanno messo a dura prova la resistenza delle comunità locali. Ora una nuova ricerca del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc) fa luce sulle cause di quell’evento estremo di due anni e mezzo fa, sulle caratteristiche di quest’area geografica e anche sulle implicazioni per il futuro della regione mediterranea e oltre. Lo studio ha come titolo “A cul-de-sac effect make…

29 Ott, 2025
L’ultimo aggiornamento del Lancet countdown riporta che gli effetti del riscaldamento globale hanno fatto aumentare i decessi legati al caldo del 23% dagli anni ‘90, fino a 546.000 all’anno. La cattiva qualità dell’aria derivante dalla combustione di combustibili fossili ha provocato annualmente la morte di ben 2,5 milioni di persone
Mancano meno di due settimane alla Cop30 che si svolgerà a Belém, in Amazzonia. E alla vigilia di questo appuntamento in cui i capi di Stato e di governo provenienti da ogni parte del mondo dovranno assumere importanti decisioni su come tutelare l’ambiente e far fronte alla crisi climatica, arriva l’ultimo rapporto del “Lancet countdown”, che non può certo lasciare indifferenti. Nel documento, ricco di dati, grafici e tabelle, docenti universitari, scienziati e ricercatori non solo ricordano che nel 2024, per la prima volta, le temperature medie annuali hanno superato di 1,5 °C quelle dell’er…

28 Ott, 2025
A segnalarlo è l’ultimo report delle Nazioni Unite sugli impegni climatici dei governi per il prossimo decennio. Nel documento si sottolinea però anche che la riduzione del 10% prevista per il 2035 non sarebbe sufficiente a rispettare i limiti massimi di riscaldamento globale
Il documento arriva alla vigilia dell’atteso appuntamento a Belém, in Brasile, dove alla Cop30 i capi di Stato e di governo provenienti da ogni parte del mondo dovrebbero assumere stringenti impegni per la tutela dell’ambiente e il contrasto alla crisi climatica. A redigerlo sono stati i ricercatori e i vertici della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change, Unfccc), e quello che si legge nelle oltre 50 pagine ricche di dati, grafici e tabelle viene offerto come un monito e un incoraggiamento, più che una semplice…