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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

30 Giu, 2025
La rete di organizzazioni ambientaliste illustra in un approfondito documento come raggiungere nell’Ue questi ambiziosi quanto necessari obiettivi. Al centro, target intermedi vincolanti e rispetto di direttive e regolamenti anche andando oltre i livelli minimi previsti
Ondate di calore, siccità, precipitazioni record, inondazioni, tempeste e incendi. Senza un'azione urgente sul clima, le conseguenze saranno ancora più gravi negli anni e nei decenni a venire. Di fronte alle gravi minacce innescate dal cambiamento climatico, Can Europe lancia un messaggio affinché l'Ue nel suo complesso e i Paesi europei diano priorità alle azioni urgente per il clima e attuino l'ambizione dell'Accordo di Parigi di limitare l'aumento della temperatura a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. La rete di organizzazioni non governative ambientaliste mette sul piatto anche una…

30 Giu, 2025
In 3 minuti e 33 secondi netti la selezione delle principali notizie pubblicate la scorsa settimana. Come sempre, a cura di Maurizio Izzo
«In questo momento, almeno nelle ore del giorno, la neve, sulla cima del Monte Bianco, si sta sciogliendo. Per trovare una temperatura di 0 gradi. Bisogna salire fin lassù. Se tutto questo vi sembra normale, siete da ricovero». Apre così, Maurizio Izzo, la nuova puntata del podcast di greenreport. Il riferimento è agli interventi sui nostri canali social di persone che reagiscono a tutto quel che sta avvenendo con un’alzata di spalle. «Anche oggi ho letto i soliti commenti del tipo “ha sempre fatto caldo” – prosegue il direttore responsabile del nostro giornale con una citazione del bel libro…

30 Giu, 2025
Uno studio internazionale coordinato dal Cnr-Isp e dall’Università Ca’ Foscari Venezia ha dimostrato che al termine dell’ultima era glaciale, la Corrente circumpolare profonda è riuscita a risalire il margine favorendo il ritiro della calotta di ghiaccio. Gettate le basi per prevedere le possibili reazioni dell’ecosistema antartico in risposta al riscaldamento globale
La banchisa di Ross e la più grande dell’Antartide per superficie, e potrebbe subire una forte instabilità a causa del riscaldamento globale, minacciando la calotta glaciale antartica. Comprendere la sua risposta passata ai cambiamenti climatici è fondamentale per anticipare il futuro innalzamento del livello del mare. L’antica piattaforma di ghiaccio nel Mare di Ross è infatti minacciata dal riscaldamento globale non da oggi, ma a partire da circa 18.000 anni fa, al termine dell’ultima era glaciale. A rivelarlo è uno studio internazionale guidato dall’Istituto di scienze polari del Consiglio…

30 Giu, 2025
Si parla di “evento estremo” con un periodo da 3 a oltre 7 giorni consecutivi con temperatura media giornaliera superiore di almeno una deviazione standard
L’estate meteorologica è iniziata da quasi un mese, quella astronomica da pochi giorni e ci si trova di fronte a temperature decisamente elevate su tutto il territorio nazionale, con valori massimi sino a 39°C nella capitanata pugliese e nella Sardegna sud-orientale che, associati al palese comportamento irregolare delle precipitazioni (sia nello spazio, sia nel tempo), stanno già determinando notevoli criticità, sia relativamente all’ambiente fisico sia relativamente alle problematiche biometeorologiche. Ci sono due tipi di approccio per definire un'ondata di calore, il primo di tipo e…

30 Giu, 2025
Probabilmente tra venerdì e sabato al nord, tra sabato e domenica al centro e non prima di lunedì 6/martedì 7 luglio al sud
Secondo i dati messi in fila dal Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile (Lamma), consorzio pubblico nato dall’impegno congiunto di Regione Toscana e Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), oggi lunedì 30 Giugno si raggiungerà l'apice del caldo al centro nord Italia con possibili valori massimi fino a 38-40 gradi sulle zone interne di pianura. Martedì lieve e temporaneo calo delle temperature massime al nord per qualche temporale, mentre caldo persistente al centro sud (su quest'ultimo in intensificazione con culmine del caldo fra venerdì 4 lu…

29 Giu, 2025
Legambiente: «A pagarne le conseguenze soprattutto le periferie senza spazi verdi e servizi adeguati, dove aumentano i rischi per la salute e le disuguaglianze»
Nelle città italiane fa sempre più caldo. Non è solo una percezione, ma un dato di fatto. Da fine maggio al 20 giugno sono stati emessi dal Ministero della salute ben 21 bollettini giornalieri indicanti 23 “livelli 3” il livello massimo di allerta, per ondate di calore e caldo eccessivo. Dieci le città da bollino rosso: Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia, Roma, Torino.  Il caldo non colpisce tutti allo stesso modo A pagarne lo scotto soprattutto chi vive nelle periferie più densamente abitate, in case non coibentate, senza aree verdi in…

27 Giu, 2025
Lo rivela il rapporto di Legambiente Lazio “I quartieri più caldi di Roma negli ultimi 10 anni”. Sul poco invidiabile podio l’area logistica di Commercity, quella del Trullo, il deposito Atac a Grottarossa. Le aree più fresche sono quelle alberate o dove non c’è gran continuità di cemento, asfalto e impermeabilizzazione
«Posti invivibili di Roma per il caldo terrificante, enormi compound della logistica, hangar mastodontici, distese infinite d’asfalto. Invivibili anche le condizioni di troppi quartieri periferici dove, soprattutto le fasce sociali più deboli subiscono di più le conseguenze dell’aumento di temperatura». Se il quadro d’insieme può sembrare terribile, i dettagli di alcuni casi particolari sono anche peggiori: l’area logistica di Commercity fa registrare temperature da 54°C, il capannone di logistica al Trullo 54°C, il deposito Atac a Grottarossa 57°C. E se questi sono i luoghi più roventi della…

27 Giu, 2025
Il think tank ECCO: «Dalla conferenza intermedia sul clima delle Nazioni Unite segnali di un impegno da trasformare in leadership». Il segretario esecutivo Onu per il cambiamento climatico Simon Stiell: «Dobbiamo andare oltre il punto in cui siamo arrivati, più velocemente e in modo più equo»
I rappresentanti di oltre 190 Paesi si sono incontrati a Bonn per i negoziati tecnici in preparazione della COP di Belém di novembre. Per undici giorni, dal 16 giugno fino a ieri, hanno discusso nell’ambito della 62ª conferenza intermedia sul clima delle Nazioni Unite (SB62). Giorni che portano a un’unica conclusione, evidenziata dal segretario esecutivo delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico Simon Stiell: «Dobbiamo andare oltre il punto in cui siamo arrivati, più velocemente e in modo più equo. Mi congratulo per il duro lavoro che ha dato i suoi frutti negli ultimi giorni, anche pe…