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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

20 Giu, 2025
Cospe è capofila per i lavori nella regione di Lubombo, nella parte nord orientale di Eswatini e nell’area transfrontaliera con il Mozambico e il Sud Africa
La Lubombo Tfca (Transfrontier conservation area)  comprende quattro aree di conservazione transfrontaliere tra Mozambico, Sudafrica e Regno di Eswatini (area totale di 10 029 km²) con una delle aree di biodiversità più sorprendenti a livello globale. Quest’area di conservazione è nata il 22 giugno del 2000 a seguito della firma del trattato durante il World economic summit. Gli obiettivi della Lubombo Tfca sono lo sviluppo economico attraverso l'uso appropriato delle opportunità offerte dalle risorse naturali dei tre Paesi; sviluppo ecologico e finanziariamente sostenibile, l’uso soste…

20 Giu, 2025
Sono le annunciate conseguenze di un clima tropicalizzato, a partire da un Mediterraneo surriscaldato: sotto il pelo dell’acqua le temperature stanno raggiungendo i 28°C
In base ai dati messi in fila dall'European Severe Weather Database (ESWD), sono stati 603 gli eventi estremi (grandinate anomale, tornado, nubifragi), che hanno colpito il continente Europa negli scorsi 6 giorni: il Paese più colpito è stato la Francia, seguita dall'Italia (129 episodi) dove, tra domenica e martedì scorsi sono state registrate ben 113 grandinate eccezionali con chicchi, che a Campobasso hanno raggiunto i 6 centimetri di diametro, cioè poco meno di una pallina da tennis e con un peso di circa 100 grammi. Sono le annunciate conseguenze dell'incontro-scontro tra sacche di aria…

19 Giu, 2025
Le attività umane rilasciano nell'atmosfera l'equivalente di circa 53 miliardi di tonnellate di CO2 ogni anno
La terza edizione del rapporto “Indicators of global climate change” (Igcc), appena pubblicato su Earth system science data, conferma che l’anno scorso la temperatura media dell’atmosfera ha superato i +1,5°C rispetto all’era pre-industriale, ovvero la prima soglia di sicurezza (la seconda è a +2°C) individuata dall’Accordo di Parigi sul clima. Per infrangere davvero questa prima soglia, l’anomalia di temperatura dovrà però mantenersi oltre +1,5°C in modo “stabile”, ovvero per almeno 3-5 anni. Il problema è che ci siamo quasi. Nel periodo 2015-2024, le temperature medie globali so…

19 Giu, 2025
Da Legambiente a Wwf, da Forum disuguaglianze e diversità a T&E, da Greenpeace a Caritas, tutte insieme denunciano l’assenza di un’analisi di impatto sociale del sistema Ets2 sui soggetti vulnerabili, nonché la mancanza di una strategia complessiva e di coerenza tra le misure proposte
Il Piano sociale per il clima (Psc) rappresenta uno strumento fondamentale per affrontare, congiuntamente, la transizione ecologica e le sfide sociali, e da qualche settimana il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha avviato la terza fase della consultazione sulle misure e gli investimenti da finanziare in tale ambito. Ebbene, sono interessate alla procedura anche molte organizzazioni ambientaliste, sigle impegnate nel sociale, associazioni che operano nel campo della mobilità sostenibile, e il messaggio che lanciano in questa fase di consultazione è di segno negativo. Ribadi…

16 Giu, 2025
Domani, 17 giugno, è la Giornata mondiale contro la desertificazione. Appello del Wwf: «Sappiamo cosa fare, ma serve un’umanità in grado di cooperare su obiettivi per il bene comune»
Combattere le cause di degrado del suolo e siccità, abbattere le emissioni climalteranti, attuare i piani di adattamento al cambiamento climatico, ripristinare gli ambienti naturali degradati, fermare il consumo di suolo, gestire l’acqua attraverso politiche di risparmio, prevenzione e tenendo conto del bilancio idrico per garantire una ripartizione sostenibile di questo prezioso bene comune: quello che dobbiamo fare è chiarissimo, dice il WWF in occasione della Giornata Mondiale contro la Desertificazione e la Siccità che si celebra domani, 17 giugno, ma mancano ancora la capacità e la volon…

16 Giu, 2025
Un nuovo studio analizza l’impatto combinato dell’arresto della circolazione meridiana atlantica e del riscaldamento globale: superato un punto di svolta, il nostro continente potrebbe essere l’unico destinato a diventare più freddo in un mondo più caldo, con temperature che a Oslo possono toccare -48° centigradi
Un “collasso” delle principali correnti oceaniche dell'Atlantico provocherebbe un crollo delle temperature invernali in tutta l'Europa settentrionale, nonostante il riscaldamento globale provocato dall'attività umana e l’utilizzo dei combustibili fossili. È quanto emerge da una nuova ricerca, pubblicata su Geophysical Research Letters, che analizza l'impatto combinato dell'arresto della circolazione meridiana atlantica (Atlantic Meridional Overturning Circulation, AMOC) e del riscaldamento globale sulle temperature dell'Europa settentrionale. Gli scienziati hanno avvertito che il cambiamento…

16 Giu, 2025
«Non esiste nessuna emergenza climatica, se anche si raddoppiasse la CO2 non succederebbe nulla». Maurizio Izzo apre la nuova puntata del podcast di greenreport leggendo questa frase e spiegando che questo è uno dei tanti messaggi che ogni giorno riceviamo sui nostri social. «Si scatenano quando pubblichiamo notizie che riguardano l’emergenza climatica o l’inquinamento da combustibili fossili», racconta il direttore responsabile del nostro giornale. «Di solito tutto parte da un post. Questa settimana, per esempio, ha scatenato la furia dei negazionismi quello in cui si ironizzava sul fatto ch…

13 Giu, 2025
È questa la cifra sborsata dai 9 Stati che già possiedono la bomba atomica. A rivelarlo è l’ultimo report diffuso dalla Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (Ican). Lo scorso anno il settore industriale privato ha guadagnato almeno 42,5 miliardi di dollari dai contratti per questi arsenali
Gli Stati Uniti sono in cima al podio, con 56 miliardi e 800 milioni di dollari. Segue, staccata di gran lunga, la Cina con 12 miliardi e mezzo. Segue il Regno Unito con oltre 10 miliardi e, prima sotto al podio, la Russia con 8 miliardi. Nella lista ci sono poi, in ordine di spesa, Francia, India, Israele, Pakistan e Nord Corea. La classifica non riguarda qualche edificante impegno per il bene dell’umanità. Riguarda invece quanto hanno speso i 9 Stati già dotati di bombe atomiche nell’acquisto di ulteriori armi nucleari. E non in chissà quanto tempo, bensì nel corso del solo 2024. Lo scorso…