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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

28 Ott, 2025
La petizione lanciata da Giacomo Pellini e Maria Santarossa è stata presentata oggi in Sala stampa, sostenuta dalla vicepresidente del gruppo M5S Ilaria Fontana e da Greenpeace Italia con Federico Spadini
Lanciata a inizio luglio, la petizione promossa dagli attivisti climatici Giacomo Pellini e Maria Santarossa ha appena superato le 18.600 firme, canalizzando una richiesta precisa al Governo, all’Ordine dei Giornalisti e al sistema dell’informazione pubblico e privato: trattare la crisi climatica per quello che è – la più grave emergenza del nostro tempo – e di farlo con serietà, rigore e responsabilità. Una richiesta che oggi è approdata nella Sala Stampa della Camera dei Deputati – sostenuta dalla vicepresidente del gruppo M5S Ilaria Fontana&nbs…

28 Ott, 2025
I fondi, relativi al 2024, sono serviti per azioni volte a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e a favorire l’adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici
Tra il 2019 e il 2023 l’Ue e i suoi Stati membri hanno aumentato del 75% il loro contributo finanziario internazionale a favore dell’adattamento ai cambiamenti climatici dei paesi in via di sviluppo, mentre i finanziamenti della Bei sono quadruplicati dal 2022, raggiungendo nel 2024 una quota pari al 31 % dei suoi finanziamenti all’esterno dell’Ue per la sostenibilità climatica e ambientale. Sono alcune delle cifre e percentuali contenute nelle conclusioni del Consiglio sui finanziamenti per il clima, approvate dal Consiglio Ecofin nella sessione del 10 ottobre. Non solo. Ora il Consiglio del…

27 Ott, 2025
L’Osservatorio Ca’ Foscari–Bdo fotografa il debutto della rendicontazione di sostenibilità Csrd: report italiani più lunghi e dettagliati, ma strategie climatiche ancora deboli e pochi obiettivi net-zero
Con la pubblicazione delle prime Dichiarazioni di sostenibilità conformi alla Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive), emerge un quadro contrastante: le grandi imprese italiane appaiono più dettagliate delle omologhe europee, ma ancora in ritardo sulla transizione climatica. Solo il 24% delle società italiane ha infatti formalmente adottato un piano di transizione climatica, contro il 76% delle aziende europee, e appena il 7% può vantare un obiettivo Net-Zero validato dalla Science Based Target Initiative. È il dato più emblematico del primo rapporto dell’Osservatorio Ca’ Foscari…

25 Ott, 2025
Uno studio dell’Università di Milano e del MIT dimostra che il recupero delle antiche pratiche agroforestali può aumentare fino al 12% il sequestro di carbonio, migliorando biodiversità, suolo e microclima di una delle aree più inquinate d’Europa
Un tempo mosaico di campi coltivati, filari di alberi e viti, oggi la Pianura Padana è tra le aree più inquinate d’Europa e uno degli hotspot globali per la concentrazione di gas serra. Eppure, proprio questo territorio potrebbe diventare un laboratorio di sostenibilità ambientale. Infatti, secondo uno studio internazionale condotto dall’Università degli Studi di Milano e dal Massachusetts Institute of Technology (MIT) ripristinare in questa regione la Coltura Promiscua, un’antica tecnica agricola basata sulla coltivazione di più specie - spesso combinando alberi, cereali, ortaggi e foraggi…

24 Ott, 2025
Il Panda critica il rinvio di una decisione sulla riduzione delle emissioni di gas serra al 2040: «I ministri dell’Ambiente portino a termine il lavoro in tempo per il vertice delle Nazioni Unite in Brasile confermando il target del taglio al 90%»
Il Wwf critica l’esito del Consiglio europeo di ieri. I leader europei si sono riuniti iper discutere tra le altre cose l'obiettivo climatico dell'Ue per il 2040, ma non hanno raggiunto una decisione e hanno ripassato il testimone ai ministri dell'Ambiente, che a loro volta glielo avevano passato circa un mese fa. A voler guardare il bicchiere mezzo pieno, è vero che i capi di Stato e di governo riuniti a Bruxelles hanno messo in chiaro un dato fondamentale: l'obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% è ancora l'unico sul tavolo. C’è però la novità della «flessibilità» introdotta dalla C…

24 Ott, 2025
Il vertice di Bruxelles non ha preso impegni sulla riduzione delle emissioni al 2040. E ha aperto a misure di «flessibilità» per non danneggiare le aziende del continente: l’ipotesi è di far scendere del 3-5% il target del taglio del 90% di CO2. Ma il premier spagnolo Sánchez: «L’agenda verde è uno dei principali motori della competitività, non un ostacolo ad essa, e noi lo stiamo vedendo anche in termini economici»
Niente cifre, conclusioni vaghe: il Consiglio europeo non smonta l’agenda verde comunitaria ma neanche prende impegni. Il vertice di Bruxelles a cui hanno preso parte i capi di Stato e di governo si è chiuso con un nulla di fatto, per quel che riguarda il tema della decarbonizzazione e del contrasto alla crisi climatica. Nel documento finale si legge che «la minaccia esistenziale rappresentata dai cambiamenti climatici è alla base dell’impegno dell’Unione a favore dell’accordo di Parigi e stimola la determinazione dell’Unione a sfruttare appieno il potenziale del rinnovamento industriale e de…

23 Ott, 2025
Tra gli obiettivi delle nuove norme, garantire una migliore gestione dei siti contaminati e introdurre principi di mitigazione del consumo di suolo. La relatrice per il gruppo S&D Annalisa Corrado: «Colmiamo un vuoto normativo che durava da troppo tempo». La rete di associazioni europee Eeb: «Legge non forte come dovrebbe essere ma primo passo importante»
La proposta della Commissione Ue risale a giugno 2023, poi tra la primavera e l’estate scorsa l’iter legislativo ha compiuto passi avanti senza sorprese. Qualche preoccupazione è emersa l’altro giorno, quando la stessa aula ha detto no al monitoraggio delle foreste europee, ma fortunatamente questa volta il Parlamento europeo non ha deluso le aspettative e oggi con una votazione ha approvato la direttiva sul monitoraggio del suolo. L’obiettivo generale della legge è quello di avere suoli europei sani entro il 2050, in linea con l’ambizione dell’Ue di «inquinamento zero». Le nuove norme, spie…

23 Ott, 2025
Le parole pronunciate da Guterres alla vigilia della Cop30. Il segretario generale delle Nazioni Unite interviene al congresso dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) e sollecita i governi ad agire con politiche di contrasto alla crisi climatica
«Una cosa è già chiara: non saremo in grado di contenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi centigradi nei prossimi anni. Il superamento di tale soglia è ormai inevitabile, il che significa che nei prossimi anni avremo un periodo, più o meno lungo, con intensità maggiore o minore, con temperature superiori a 1,5 gradi». António Guterres parla di fronte alla platea riunita per il congresso dell’Organizzazione meteorologica mondiale (World meteorological organization, Wmo) e il suo è ad un tempo un allarme e uno sprone a fare di più a livello governativo per contrastare i cambiam…