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Ultime news da "Crisi climatica e adattamento"

29 Ott, 2025
L’ultimo aggiornamento del Lancet countdown riporta che gli effetti del riscaldamento globale hanno fatto aumentare i decessi legati al caldo del 23% dagli anni ‘90, fino a 546.000 all’anno. La cattiva qualità dell’aria derivante dalla combustione di combustibili fossili ha provocato annualmente la morte di ben 2,5 milioni di persone
Mancano meno di due settimane alla Cop30 che si svolgerà a Belém, in Amazzonia. E alla vigilia di questo appuntamento in cui i capi di Stato e di governo provenienti da ogni parte del mondo dovranno assumere importanti decisioni su come tutelare l’ambiente e far fronte alla crisi climatica, arriva l’ultimo rapporto del “Lancet countdown”, che non può certo lasciare indifferenti. Nel documento, ricco di dati, grafici e tabelle, docenti universitari, scienziati e ricercatori non solo ricordano che nel 2024, per la prima volta, le temperature medie annuali hanno superato di 1,5 °C quelle dell’er…

28 Ott, 2025
A segnalarlo è l’ultimo report delle Nazioni Unite sugli impegni climatici dei governi per il prossimo decennio. Nel documento si sottolinea però anche che la riduzione del 10% prevista per il 2035 non sarebbe sufficiente a rispettare i limiti massimi di riscaldamento globale
Il documento arriva alla vigilia dell’atteso appuntamento a Belém, in Brasile, dove alla Cop30 i capi di Stato e di governo provenienti da ogni parte del mondo dovrebbero assumere stringenti impegni per la tutela dell’ambiente e il contrasto alla crisi climatica. A redigerlo sono stati i ricercatori e i vertici della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change, Unfccc), e quello che si legge nelle oltre 50 pagine ricche di dati, grafici e tabelle viene offerto come un monito e un incoraggiamento, più che una semplice…

28 Ott, 2025
Il Panda, alla luce dell’ultimo rapporto diffuso dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, chiede di non sprecare l’appuntamento che si apre il 10 novembre in Brasile: «Vanno assunti impegni che possano portare il mondo verso l’obiettivo 1,5°C»
In vista della Cop30 che si apre il 10 novembre a Belém, in Brasile, il Wwf chiede un piano di risposta globale che possa portare il mondo verso l'obiettivo 1,5 °C, limitando al massimo la possibilità di superamento di tale soglia che costringerebbe a sforzi titanici per tornare indietro. Vanno affrontate quindi le questioni relative all'energia, alle emissioni di metano, alle foreste, all'industria pesante e va garantita una transizione equa, sottolinea l’associazione ambientalista. La presidenza brasiliana dovrà guidare i Paesi verso una risposta di questo tipo per rafforzare il multilatera…

28 Ott, 2025
E la percentuale sale al 45% al 2100, sottolinea il rapporto “Paesaggi sommersi” realizzato dalla Società geografica italiana. Le cause: innalzamento dei mari, rischi di inondazioni temporanee o permanenti, erosione, pressione demografica e urbanistica. «Secondo stime inedite sono 800mila le persone che vivono in territori sotto il livello del mare atteso e che rischiano processi di ricollocazione»
L’Italia rischia di perdere il 20% delle spiagge entro i prossimi 25 anni e fino al 45% entro il 2100, mettendo a rischio un patrimonio naturale e turistico inestimabile. Non solo. Quasi un quarto del territorio entro i 300 metri dalla costa è coperto da strutture artificiali, con picchi allarmanti in Liguria (47%) e nelle Marche (45%). Le barriere artificiali proteggono ormai più di un quarto delle coste basse, ma aggravano l'erosione e la vulnerabilità dei territori e saranno sempre più costose e meno efficaci. I Comuni costieri offrono il 57% dei posti letto turistici, ma questo sviluppo i…

28 Ott, 2025
Uno studio della Rutgers University, pubblicato su Nature, mostra che dal 1900 gli oceani si stanno alzando a un ritmo mai registrato nell’Olocene
Mentre gli effetti della crisi climatica si fanno sempre più tangibili, la comunità scientifica continua a fornire prove solide della rapidità con cui il pianeta sta cambiando. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature e condotto da un team di ricercatori della Rutgers University dimostra che il livello globale del mare sta aumentando a un ritmo senza precedenti negli ultimi 4.000 anni. I risultati confermano che le trasformazioni in corso, alimentate dal riscaldamento globale di origine antropica, stanno già rimodellando il profilo delle coste e minacciando in modo diretto le città e l…

28 Ott, 2025
La petizione lanciata da Giacomo Pellini e Maria Santarossa è stata presentata oggi in Sala stampa, sostenuta dalla vicepresidente del gruppo M5S Ilaria Fontana e da Greenpeace Italia con Federico Spadini
Lanciata a inizio luglio, la petizione promossa dagli attivisti climatici Giacomo Pellini e Maria Santarossa ha appena superato le 18.600 firme, canalizzando una richiesta precisa al Governo, all’Ordine dei Giornalisti e al sistema dell’informazione pubblico e privato: trattare la crisi climatica per quello che è – la più grave emergenza del nostro tempo – e di farlo con serietà, rigore e responsabilità. Una richiesta che oggi è approdata nella Sala Stampa della Camera dei Deputati – sostenuta dalla vicepresidente del gruppo M5S Ilaria Fontana&nbs…

28 Ott, 2025
I fondi, relativi al 2024, sono serviti per azioni volte a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e a favorire l’adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici
Tra il 2019 e il 2023 l’Ue e i suoi Stati membri hanno aumentato del 75% il loro contributo finanziario internazionale a favore dell’adattamento ai cambiamenti climatici dei paesi in via di sviluppo, mentre i finanziamenti della Bei sono quadruplicati dal 2022, raggiungendo nel 2024 una quota pari al 31 % dei suoi finanziamenti all’esterno dell’Ue per la sostenibilità climatica e ambientale. Sono alcune delle cifre e percentuali contenute nelle conclusioni del Consiglio sui finanziamenti per il clima, approvate dal Consiglio Ecofin nella sessione del 10 ottobre. Non solo. Ora il Consiglio del…

27 Ott, 2025
L’Osservatorio Ca’ Foscari–Bdo fotografa il debutto della rendicontazione di sostenibilità Csrd: report italiani più lunghi e dettagliati, ma strategie climatiche ancora deboli e pochi obiettivi net-zero
Con la pubblicazione delle prime Dichiarazioni di sostenibilità conformi alla Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive), emerge un quadro contrastante: le grandi imprese italiane appaiono più dettagliate delle omologhe europee, ma ancora in ritardo sulla transizione climatica. Solo il 24% delle società italiane ha infatti formalmente adottato un piano di transizione climatica, contro il 76% delle aziende europee, e appena il 7% può vantare un obiettivo Net-Zero validato dalla Science Based Target Initiative. È il dato più emblematico del primo rapporto dell’Osservatorio Ca’ Foscari…